Libertà democratiche, sovranismo e virus

In questi mesi di emergenza sanitaria, ascoltiamo da diverse fonti sull’andamento della pandemia, le possibili cause ed i vari retroscena. Le fonti ufficiali e quelle fuori dal coro Pandotatv, Byoblu24, Radio Radio ed altre ancora il più delle volte considerate complottiste.

A tal riguardo il governo Conte, eletto dal parlamento dei nominati (a proposito la legge elettorale dei 5S già pronta e proposta durante il governo Renzi anno 2013 che fine ha fatto) ha partorito un comitato per combattere ufficialmente le fake news.

Legittimamente, in assenza di chiarezza molti cittadini sono preoccupati in termini di libertà sancite dalla costituzione. 

Il restringimento della libertà personale comincia ad essere un tema che viene posto al centro dell’attenzione. Possiamo certamente affermare però, che il concetto di libertà personale viene posta solo nell’ottica della libertà di riapertura delle attività economiche. Quanto al suo valore etico e filosofico su cui la borghesia ha fondato la sua lotta contro l’assolutismo delle aristocrazie, oggi, pare non vi sia più traccia.

Vorrei qui riportare due citazioni scritte ed enunciate il secolo scorso. La prima che segue è uno stralcio del discorso tenuto da Stalin nell’ottobre del 1952, l’altro uno scritto di Giovanni Pascoli del 1900. Pregiudizi a parte leggiamoli.

Vi ricordate l’anno 1989 e successivi sulla retorica, ascoltata in televisione dopo la “caduta” del muro di Berlino? Sulla libertà dei popoli, sul pluralismo politico ecc.

Discorso di Stalin sulle libertà democratiche borghesi:

“Prima, la borghesia si permetteva di fare del liberalismo, difendeva le libertà democratico-borghesi e, in tal modo, si creava una popolarità. Oggi del liberalismo non è rimasta traccia: non vi è più “libertà individuale” e i diritti della persona sono riconosciuti solo a chi ha il capitale, mentre tutti gli altri cittadini sono considerati come grezzo materiale umano, buono soltanto per essere sfruttato. Viene calpestato il principio dell’uguaglianza dei diritti degli uomini e delle nazioni: esso è sostituito dal principio dei pieni diritti solo per la minoranza degli sfruttatori e dalla mancanza di diritti per la maggioranza sfruttata dei cittadini. La bandiera delle libertà democratico-borghesi la borghesia l’ha buttata a mare; io penso che tocca a voi, rappresentanti dei partiti comunisti e democratici, di risollevarla e portarla avanti, se volete raggruppare attorno a voi la maggioranza del popolo. Non vi è nessun altro che la possa levare in alto. Prima la borghesia era considerata la guida della nazione: essa difendeva i diritti e l’indipendenza della nazione e li poneva “al di sopra di tutto”. Ora non vi è più traccia del “principio nazionale”, oggi la borghesia vende i diritti e l’indipendenza della nazione per dei dollari. La bandiera della indipendenza nazionale e della sovranità nazionale è stata gettata a mare: non vi è dubbio che questa bandiera toccherà a voi di risollevarla e portarla in avanti, a voi rappresentanti dei partiti comunisti e democratici, se volete essere i patrioti del vostro paese, se volete essere la forza dirigente della nazione. Non vi è nessun altro che la possa levare in alto”.

Udite udite Stalin qui non parla delle rivoluzione proletaria mondiale, bensì delle difesa delle libertà democratiche borghesi. Inedito.

Scritto di Giovanni Pascoli: Una sagra (1900) sulle élite che governano e la loro trasformazione e la scomparsa del sovranismo.

“Si stanno edificando delle Ninivi e Babilonie e delle Cartagini e Rome, mostruose, enormi, infinite. Esse conquisteranno, assoggetteranno, cancelleranno, annulleranno, intorno a sé, tutto, e poi si getteranno le une contro le altre con la gravitazione di meteore fuorviate […] Le ricchezze gravitano a trovarsi insieme nel medesimo tesoro. Il campicello è assorbito dal campo, il campo dalla tenuta, la tenuta dal latifondo, e via via. Intere nazioni, sto per dire, sono espropriate della loro proprietà fondiaria. Ahimé, chi possiede i campi della terra saturnia, madre di biade e madre di eroi? Li possiede il credito ipotecario. E questo chi è? E’ generalmente anonimo, ed è un creditore collettivo. Ma, a poco a poco, questa collettività si riduce e si semplifica; i più forti ingoiano i più deboli: verrà tempo, in cui si potrà dinotare per nome l’unico possessore di tutto il mondo: un tiranno al cui servizio sia un genere umano di schiavi […] Il genere umano precipita verso l’abisso della monarchia unica e del possessore unico. Si presenta ai nostri occhi l’orribile galera terracquea in cui tutti gli uomini lavoreranno meccanicamente, parlando, o a dir meglio tacendo, in una sola lingua, ubbidendo al cenno invisibile del solo despota che impera nell’unica Babilonia”.

Lungimirante il Pascoli. In poche righe è riuscito a sintetizzare il processo socio economico della classe dirigente borghese: il latifondista che diventa capitalista, il capitalista che si trasforma in multinazionale, le multinazionali a mezzo delle molteplici sovrastrutture non elettive FMI, Banca Mondiale, OMS ecc. che pratica l’ideologia di una società elitaria che mette in pratica l’idea Mengheliana (da Josef Mengele) di un mondo governato da una razza superiore su una moltitudine di semplici vegetali.

In Breve come possiamo mettere insieme questi due personaggi storici, cosa ci dicono?

Che hanno visto molto avanti nel tempo, hanno percepito, capito l’andamento dell’attuale sistema socio-economico su che strada avrebbe portato l’umanità.

Inoltre ebbene avvisare gli agglomerati politici che “governano” i vari paesi, di prendere consapevolezza che sono semplici esecutori di una folle pianificazione che porterà da una società di tipo borghese ad una società elitaria e che anche loro non conteranno nulla in un futuro non troppo lontano. Forse possiamo riprenderci ciò che ci hanno tolto.