Tassa covid e sovrapprezzo fino a 4 euro. Fosse solo quello

Sovrapprezzo da due a quattro euro sotto voce “tassa covid”. Il Codacons, sollecitato da numerosi consumatori, lancia l’allarme e, per bocca del suo presidente, Carlo Rienzi, parla di  «un balzello inserito in scontrino con la voce ‘Covid’ e che sarebbe imposto come contributo obbligatorio per sostenere le spese degli esercenti per sanificazione e messa in sicurezza dei locali». Minaccia e presenta denuncia alla Guardia di finanza e all’antitrust. E si prepara a dare battaglia.

Ma in realtà la cosiddetta “tassa covid”,  da due a quattro euro, particolarmente apprezzata da parrucchieri e centri  estetici è davvero poco se paragonata ai prezzi decisamente lievitati.

Pochi, pochissimi parrucchieri e centri estetici hanno tenuto gli stessi prezzi. Tutti gli altri si sono scatenati con aumenti che vanno da un timido 10 per cento fino ad un massimo del 30, 35 per cento. Considerando il fatto che i trattamenti, di per sé, non avevano prezzi molto contenuti già prima dell’emergenza covid. E così un trattamento che costava 35 euro, ora costa 45 euro. Uno che costava 80, ora ne costa 100. Senza un criterio.  Roba da far girare la testa.  E pensare che le massaie si lamentavano per l’aumento della frutta e della verdura, comunque più contenuto.

Ora, che parrucchieri e centri estetici abbiano subito un duro colpo negli ultimi due mesi è una dato di fatto. Ma non sono stati gli unici. E comunque non risulta che ci sia stato un incremento degli stipendi medi degli italiani (per chi la possibilità di riceverlo). Sta di fatto che la lievitazione dei prezzi c’è stata. E, a ragion del vero, riguarda anche altri settori. Vedi, ad esempio, il caffè al bar. Ma il rincaro di qualche centesimo lo tolleri. Quando poi ci si inventa una tassa nuova e subdola o si fanno lievitare i prezzi di decine di euro, la cosa non può e non deve passare inosservata.

E in attesa che qualcuno, dall’alto intervenga, è caccia aperta a chi i prezzi non li ha fatti crescere. D’altra parte, non si può fare a meno del cibo ma di tante altre cose si.