Fase 2: nuove ed interessanti opportunità per il settore turistico ed accoglienza

Si aprono nuove e positive prospettive per tutto il comparto legato al turismo “rurale”. A partire dal prossimo 15 giugno potranno tornare a viaggiare 25 milioni di cittadini europei.

Agriturismi e fattorie situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Dall’agri-campeggio all’agri-relax, dalla semplicità dell’accoglienza rurale ai pranzi con i prodotti dell’orto, alle passeggiate ritempranti nella natura, sono alla base del gradimento in crescita dei turisti rispetto al paesaggio e all’enogastronomia.

La comunità di turisti stranieri più numerosa, fino ad oggi, è stata quella tedesca con 7 milioni di persone, seguita da quella francese con oltre 4 milioni. Se la presenza straniera in Italia rappresenta comunque una pesante incognita, la speranza viene riposta sul 40% di italiani che preferiva viaggi all’estero e che quest’anno potrebbe decidere di rimanere nel Belpaese secondo l’Enit. Si tratta di un volano importante per il settore agroalimentare nazionale con il cibo che è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa 1/3 della spesa destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

Per vivere in tutta tranquillità la sosta e il soggiorno nelle aziende agrituristiche bisogna valorizzare gli ampi spazi all’aperto degli agriturismi e delle masserie didattiche, in modo da garantire al meglio le misure di sicurezza con la massima distanza fra i tavoli.

Ma non basta, il protocollo prevede diverse misure precauzionali per la tranquillità di ospiti e lavoratori: dall’uso di igienizzanti al mantenimento delle distanze fra gli ospiti e fra i lavoratori, dalla sanificazione delle camere a quella dei dispenser di acqua nelle aree comuni, dalla disinfezione di tavoli e sedie alla pulizia delle stoviglie a temperature mai inferiori ai 70 gradi, dall’organizzazione di momenti di didattica all’aperto per evitare assembramenti in luoghi chiusi, alla gestione dei pagamenti con servizi a distanza per ridurre al minimo qualsiasi contatto con il denaro fisico.

Ci sono poi regole per l’agricampeggio, per il cibo da asporto e per la consegna di pasti a domicilio mentre alle aziende sono state fornite anche le grafiche per i cartelloni informativi da disporre all’ingresso, nelle sale comuni e nelle camere.

Gli agriturismi di Campagna amica mettono a disposizione anche spazi attrezzati per pic-nic all’aria aperta che rispettano le esigenze di indipendenza di chi ama dedicarsi alla cucina in piena autonomia, ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali. Grandi opportunità anche dalla vendita diretta, con il 40 per cento delle aziende regionali che vendono prodotti propri ed il 20 per cento prodotti biologici.