Non decolla il turismo in agriturismo. Ora si guarda a luglio e agosto

Non sono confortanti i dati relativi al dopo pandemia in ambito turistico. Calo delle presenze dell’80% in agriturismo per il ponte del 2 giugno, la prima occasione per fare una scampagnata nel verde, anche se solo in regione, dopo che il lockdown da coronavirus ha fatto saltare i tradizionali appuntamenti del lunedì di Pasqua, del 25 aprile e del 1° maggio.

Il dato emerge se rapportato alle prenotazioni dello scorso anno in occasione del ponte della Festa della Repubblica. 

L’agriturismo contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne  per garantire il rispetto delle distanze, una delle richieste principali dei turisti che chiedono garanzie circa spazi e misure di sicurezza. Nella fase 2, secondo dati e statistiche, si stanno riprendendo anche se a rilento le prenotazioni dei vacanzieri italiani e stranieri a luglio e ad agosto, con la clientela storica che addirittura sta scegliendo di allungare i periodi di pernottamento.

Tante e diversificate, quanto mai accattivanti le proposte.

Dal pranzo sul plaid con i piedi sull’erba, all’agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari, ma c’è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali nel granaio, tra i vigneti e chi propone invece il kit con tutto l’occorrente per una grigliata in famiglia. Sono le curiosità proposte per l’occasione negli agriturismi con distanziamento naturale, sicurezza e intraprendenza che sono le parole chiave del nuovo inizio ‘post Covid’ degli agriturismi.

Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa anche evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare e anche per questo le strutture agrituristiche devono poter ripartire al più presto riaprendo i cancelli della masserie, i percorsi naturalistici e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia.