La mafia, la Sicilia e Leonardo Sciascia. Il saggio
Il saggio “La mafia, la Sicilia e Leonardo Sciascia”, vuole essere una breve riflessione sulla Sicilia e una disamina sull’origine della mafia che purtroppo condiziona ancora, e forse più di prima, in maniera meno visibile ma ugualmente efficace, la sua vita sociale, economica e politica. Riflessione e disamina – che nel corso della stesura hanno assunto autonomamente il carattere di tesi – basate su intuizioni scaturite dall’analisi personale della cronaca in merito, e in base a intuizioni derivate dalla mia esperienza trentennale in un tessuto sociale non facilmente decifrabile dall’esterno.
Soprattutto insisterò sui motivi di ordine psicologico più ancestrali che possono avere determinato il fenomeno mafioso e che hanno trovato terreno fertile in un contesto ideale come era la Sicilia in epoca di dominazioni, con la sua storia più che bimillenaria fatta di continue colonizzazioni e di guerre fra occupanti per contendersi il ricco territorio, le cui conseguenze subivano maggiormente le popolazioni indigene. Molti occupanti hanno lasciato preziose testimonianze architettoniche e culturali; testimonianze però che non rispecchiano l’identità dei siciliani, comunque da sempre mutevole e difficilmente ricostruibile perché smarritasi nei secoli nella fusione di diverse culture.
Completano, o meglio, hanno fatto da pretesto al succitato argomento, l’analisi di alcune opere di Leonardo Sciascia e lo studio del suo pensiero, da cui è sorta l’idea di questo saggio. In tale mio lavoro ho prestato naturalmente più attenzione a quell’aspetto del suo pensiero che maggiormente persevera sull’analisi del fenomeno mafioso e che, per sua natura, si presta a fraintendimenti, e in buona fede, ma spesse volte in maniera strumentale.
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