L’Ateneo di Bari sigla un protocollo d’intesa per l’Expo Dubai 2020
Il Magnifico Rettore, Stefano Bronzini, e il Commissario Generale per Expo 2020 Dubai, Paolo Glisenti, hanno firmato nei giorni scorsi un Protocollo d’Intesa che vede l’Università degli studi di Bari Aldo Moro tra le principali Università del Sud ad aderire all’appuntamento che si annuncia essere come il più grande evento mondiale post-pandemia, una esposizione universale che si terrà tra il 1º ottobre 2021 e il 31 marzo 2022 con un flusso stimato di 25 milioni di visitatori.
Le competenze nei settori strategici individuati come temi portanti di Expo Dubai, saranno messe a disposizione dall’Ateneo barese promuovendo iniziative di ricerca e sviluppo nel campo della cybersecurity, delle eccellenze agroalimentari, dell’aerospazio e della food policy.
Lo scopo sarà quello di creare innovazione e garantire supporto e crescita a imprese e territorio in una dimensione locale, nazionale e internazionale.
Molto soddisfatto si è dichiarato il rettore dell’Università barese perché il protocollo, e quanto da esso scaturirà, consentiranno all’Università di Bari di presentare le proprie eccellenze nel campo dell’Higher Education e anche di consolidare ulteriormente i processi di internazionalizzazione nei settori della didattica e della ricerca, soprattutto attorno ai temi chiave dell’Esposizione Universale di Dubai, che assumono oggi un ruolo ancora più decisivo a causa dell’emergenza sanitaria
Il Commissario Glisenti ha sottolineato che, grazie alla collaborazione con l’Università di Bari, si rafforzano, i settori cruciali per la scienza, la tecnologia e per le filiere produttive.
Il progetto di partecipazione a Expo Dubai è teso a portare all’attenzione del Mondo l’innovazione e le competenze multidisciplinari che generano ricadute significative per la sostenibilità e la sicurezza ambientale. Questo Protocollo conferma, tra l’altro, il ruolo di primo piano che la Puglia avrà all’Expo di Dubai come territorio di quella Italia Mediterranea storicamente aperta alle reti di collaborazione internazionale nell’area target di Expo, dal Medio Oriente, ai paesi del Golfo fino all’Asia sud-orientale.
Una opportunità sicuramente da non perdere e sfruttare, che sottolinea ancora una volta la preparazione delle università del sud, l’alto livello di preparazione delle sue eccellenze, pronte a raccogliere questa importante sfida su temi di grande attualità e notevole importanza planetaria.