La madre di tutte le riforme è il decreto semplificazione

Potremmo dire “per fortuna l’hanno capito”, ma saremmo ottimisti.

Per loro semplificare significa dare maggior potere a qualche funzionario pubblico come è stato fatto a Genova per il ponte miseramente crollato.

Quindi:

  • per loro lo sviluppo è una cosa che si fa spendendo prima e di più i soldi del contribuente; le pmi c’entrano solo se sono subalterne a questa spesa, un po’ come i servi della gleba del medioevo che raccattavano le briciole del desco del feudatario;
  • decenni di progressivo perfezionamento del funzionamento della macchina burocratica inteso a ovviare alla prassi delle “bustarelle” viene sconfessato aprendo la porta a rischi di ritorno a quelle tentazioni;
  • il fatto che le imprese piccole e nascenti (che pagano le tasse che la politica vorrebbe spendere) rimangono nelle pesti con fatture elettroniche e lungaggini pazzesche non viene ritenuto rilevante e quindi i problemi veri rimangono dove sono;
  • il debito è destinato a salire e continueremo a sentirci dire che viviamo sopra le nostre possibilità come anche crescerà la sfera pubblica (e relative inefficienze) a scapito di quella privata;
  • la cultura di governo, (chiamiamola così) non è affatto adeguata alla realtà italiana ma è figlia dei boiardi di stato che non solo non hanno mai fatto crescere la nostra economia ma ne sono una palla al piede essendo un costo e quindi anziché cacciare i burocrati se ne aumenta il potere!

Il fatto che il fisco e la previdenza sia una problema senza limite; il fatto che sia vietato aprire una nuova attività senza vari permessi benignamente concessi da alcuni dipendenti pubblici; il fatto che per continuare a lavorare devi essere alla totale mercè dei burocrati..non è rilevante per lor signori. E della burocrazia bancaria non ne vogliamo parlare? Per loro va tutto bene com’è, conta solo spendere! Quindi quella che abbiamo poc’anzi chiamato “cultura di governo” è “IL” problema politico italiano.

Vorrà dire che noi si continuerà con i redditi di cittadinanza..