A tu per tu con l’attore Arturo Gambardella che si racconta
Nel suo futuro prossimo c’è la partecipazione al film che Ronn Moss (storico Ridge in Beautiful) girerà in Puglia. Lui, Arturo Gambardella, classe 1965, è originario di Molfetta. Per motivi di lavoro vive tra la sua città di origine e Roma. Ha ereditato la passione per il cinema da suo padre Luigi che, nel 1954, prese parte al film Vestire gli ignudi.
Negli anni ha lavorato in produzioni con attori del calibro di Riccardo Scamarcio, Vincenzo Salemme, Leonardo Pieraccioni. Ha preso parte a numerose fiction, tra le altre, Cento Vetrine e Il peccato e la vergogna. Lo abbiamo incontrato, per farci raccontare un po’ di lui, della sua storia.
Arturo, come è cominciata la tua avventura nel cinema?
Ho cominciato per caso. Mi ero da poco trasferito a Milano, passeggiavo alla scoperta dei navigli e da lontano intravidi dei camion, era un set cinematografico. Una signora, che poi dopo ho scoperto essere l’aiuto regista, mi rivolse la parola dicendomi: “c’è una divisa pronta, vuoi fare il poliziotto in questo film. Si trattava del film di Carlo Vanzina “Eccezionale veramente… capitolo secondo me” . E’ passato davvero molto tempo ma è un ricordo indelebile nelle mia vita e nella mia carriera.
C’è Ronn Moss nel tuo futuro?
In realtà, di recente, ho preso parte al casting del film di Ronn Moss “Viaggio a Sorpresa“ adesso aspetto un riscontro spero positivo. “Ridge” è molto simpatico. Adesso produce primitivo di Manduria nella nostra meravigliosa terra di Puglia. Il film uscirà in tutto il mondo nel 2021.
Quali sono i film e le partecipazioni che ricordi con più piacere?
Ricordo con gioia il film “il professor cenerentolo” di Leonardo Pieraccioni. Mi ha scelto lui, per una scena molto divertente di ballo, rock e roll, ci siamo divertiti. Abbiamo girato a Ventotene un’isola fantastica.
Il legame con la tua terra?
Il legane con Molfetta, la mia città, è molto forte anche se spesso sono a Roma una città meravigliosa, dove si mangia benissimo. Sono stato all’orecchitteros Banfi. E non dico più nulla. (ride)