I cinque kosha, i livelli di energia dell’essere umano
Secondo lo yoga ogni essere umano ha cinque livelli di energia che coesistono e variano mutuamente dal più grossolano al più sottile. Questi sono chiamati i “Pancha Kosha” o le cinque dimensioni del prana:
1.Annamaya kosha – il corpo fisico formato dal cibo
2.Pranamaya kosha – il corpo pranico
3.Manomaya kosha – il corpo mentale
4.Vigyanamaya kosha – il corpo astrale o psichico
5.Anandamaya kosha – il corpo di beatitudine
E’ il prana cosmico che fa funzionare queste cinque dimensioni e permette loro di svolgere le loro funzioni in maniera costante anche quando siamo addormentati, in assenza di una continuità della consapevolezza cosciente.
Nella maggior parte delle persone, la consapevolezza cosciente esiste principalmente sul piano fisico. La consapevolezza degli stati più sottili di esistenza può essere sviluppata tramite pratiche Yogiche e Meditative…..
Annamaya kosha
E’ la dimensione fisica, come strato del cibo per la dipendenza da cibo, acqua e aria, che sono una forma grossolana di prana. Tuttavia la sua esistenza è ancora più dipendente dal prana stesso. E’ possibile rimanere senza cibo sino a sei settimane, senza acqua per sei giorni e senza aria per sei minuti, ma se il prana si ritira, la vita cessa immediatamente.
A livello di annamaya kosha si fa esperienza del prana nella forma di energia fisica e più grossolana.
Pranamaya kosha
E’ la dimensione vitale o il corpo pranico. Insieme, il corpo fisico e pranico costituiscono la struttura umana di base a cui si fa talvolta riferimento come atmapuri , la città dell’anima (atma significa “anima” e puri “città”), perché attraverso questi corpi che contengono i più sottili corpi mentale, astrale e causale, è possibile l’autorealizzazione. Perciò chi vuole risvegliare la consapevolezza più profonda deve imparare il più possibile riguardo alla fisiologia e l’anatomia del corpo fisico e pranico, i sette chakra e nove cancelli (due occhi, due orecchie, due narici, bocca, ano e uretra).
Il corpo pranico, più sottile del corpo fisico, pervade, sostiene e infonde la vita in ogni cellula del corpo fisico, di cui ha approssimativamente la stessa forma e dimensione.
Tuttavia il corpo pranico e quello fisico non possono esistere da soli. Proprio come il corpo fisico è sostenuto e mantenuto dal corpo pranico, così il corpo pranico è sostenuto dalle dimensioni più sottili di manomaya, vigyanamaya e anandamaya kosha.
Manomaya kosha
E’ la dimensione mentale, svolge molte funzioni simultaneamente e mantiene insieme, come un’unità integrata, i due kosha più grossolani: annamaya e pranamaya.
Essa agisce come messaggero tra ciascun corpo, trasmettendo le esperienze e le sensazioni dal mondo esterno al corpo intuitivo e le influenze del corpo causale ed intuitivo al corpo grossolano. La mente è capace di raggiungere la massima velocità. Il pensiero è la manifestazione ultima del movimento. La mente può muoversi avanti e indietro nel tempo, che non rappresenta una barriera per la mente, e durante la meditazione si può sperimentare che il tempo cessa di esistere.
Vigyanamaya kosha
E’ la dimesione astrale, o corpo dell’intuizione, pervade manomaya kosha ed è più sottile di quest’ultimo.
Quando questa dimensione è risvegliata, si inizia a sperimentare la vita a livello intuitivo e a vedere la realtà fondamentale, oltre la semplice manifestazione. Questo porta alla saggezza.
Si fa esperienza di vigyanamaya kosha negli stati meditativi in cui abbiamo visioni e percezioni dell’essenza delle cose.
Anandamaya kosha
E’ la dimensione della beatitudine, è quella finale è più sottile, è il corpo causale o trascendentale, la dimora del prana più sottile. E’ oltre ogni definizione
L’ultimo corpo in cui si penetra è anandamaya kosha, l’oceano della beatitudine.
Questa è la soglia del samadhi. Questa dimensione può apparire nella forma di un uovo luminoso, di uno shivalingam luminoso.
Quando tutti questi corpi vengono trascesi, ci espandiamo nello stato di samadhi.
Roberto Boschini – maestro di yoga e massaggio ayurvedico