Premio letterario nazionale “I fiori blu”
Si è conclusa con una serata ricca di emozioni, nella cornice della Villa Comunale “Karol Wojtyla”, la cerimonia finale della prima edizione del Premio Letterario Nazionale “I fiori blu”, ideato dall’omonima associazione di promozione sociale, in partenariato con l’Università di Foggia e la Biblioteca La Magna Capitana.
Vincitore del premio è stato Massimo Recalcati con il libro “Mantieni il bacio” edito da Feltrinelli.
Allo scrittore è stato assegnato il premio della Giuria Tecnica, presieduta da Paolo Mieli e composta da Ritanna Armeni, Pierluigi Battista, Marco Ferrante, Sandra Petrignani, Lidia Ravera e Silvia Truzzi.

Massimo Recalcati, scrittore e psicoanalista tra i più noti in Italia, ha dedicato il premio a Luciana Sica, giornalista di punta di Repubblica, originaria di Lucera, che ha scritto soprattutto di psicoanalisi e di psichiatria fenomenologica e che si è interessata sin da subito al suo lavoro.
Questo Premio – ha affermato Recalcati che ha tenuto una lectio sull’amore – si manifesta come una tenacia: c’è qualcosa che ha saputo resistere e durare in un tempo difficile. Saper durare. La parola tenacia, la parola costanza, è una parola non estranea al lessico amoroso. Ci sono amori intensissimi che hanno bruciato la passione in un tempo rapido e poi ci sono gli amori che sanno durare nel tempo. L’esperienza di questo premio, che rimane al buio per molti mesi e che ora accende le sue luci,– ha concluso – è un’esperienza di amore che dura nel tempo
A Massimo Recalcati è stata consegnata l’opera dell’artista foggiana Francesca Roberto. Realizzata in ferro, ceramica a freddo e resina, il Premio rappresenta il Logo dei fiori blu.
La cerimonia è stata desiderata, partecipata e ricca di spunti e riflessioni, in cui ci si è ritrovati intorno alla bellezza del libro e alla necessità di fare ragionare del presente.
Un bisogno di cambiamento che è emerso anche nei ringraziamenti degli altri due premiati, Nicolò Govoni (fondatore di Still I Rise, un’organizzazione umanitaria internazionale che crea scuole per bambini profughi nel mondo) per il libro “Se fosse tuo figlio” edito da Rizzoli, e Franco Lorenzoni (fondatore della Casa-laboratorio di Cenci, un centro di sperimentazione educativa per chi considera centrale il dialogo con le bambine e i bambini) per “I bambini ci guardano” edito da Sellerio.
A loro è stato assegnato il Premio speciale della giuria popolare, entrambi premiati per la prima volta nella loro carriera.
La serata, condotta dalla giornalista Alessandra Benvenuto, direttrice artistica della manifestazione e presidente dell’associazione, insieme con il giornalista Enrico Ciccarelli, è stata trasmessa in diretta su Teleblu.
Ospiti dell’evento anche Isabella Trulli vicepresidente dell’Associazione “I fiori blu”, la docente Rossella Palmieri, professoressa associata all’Università di Foggia, in rappresentanza del magnifico rettore Pierpaolo Limone; la direttrice della Biblioteca La Magna Capitana, Gabriella Berardi; il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Giuseppe D’Urso; l’assessore alla cultura del Comune di Foggia, Anna Paola Giuliani, Marco Ferrante per la Giuria Tecnica e Pier Luigi Petrillo, unico rappresentante italiano nel Comitato Unesco a valutare le candidature a Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
«La sfida di questo progetto culturale – ha affermato la direttrice artistica del Premio e presidente dell’Associazione “I fiori blu”, Alessandra Benvenuto –era stimolare il piacere della lettura e della condivisione, e la risposta è stata eccezionale, come ha dimostrato non solo l’entusiastica adesione dei sette giurati di alto profilo, ma soprattutto la partecipazione di molte donne e molti uomini variamente impegnati in questa città nelle loro associazioni o club di servizio. La vittoria dei tre libri di Nicolò Govoni, Franco Lorenzoni e Massimo Recalcati, dimostra quanto sia importante il rilievo e il potere dell’utilità sociale del libro e delle emozioni che produce ancora intensamente, persino in un mondo sempre più digitalizzato. I tre vincitori sono grandi esempi del dono che si può fare del proprio lavoro o della propria vita all’altro, con una suprema attenzione all’ascolto, al dialogo e alla solidarietà».