Anziani, un patrimonio da custodire
Stiamo nuovamente assistendo al contagio del Covid19 nelle case di riposo per anziani.
La notizia non fa certo piacere. Nella scatola umana l’anziano occupa un posto fondamentale per tutti noi. Gli anziani sono lo scrigno prezioso delle nuove generazioni; costituiscono la memoria storica, i valori evangelici quasi scomparsi, la saggezza, la solidarietà. Nella società contemporanea non possono definirsi vecchi coloro che fanno parte della terza età.
È chiaro che se li emarginiamo in un angolo e si sentono dimenticati, perdono interesse per la vita. Quando vengono stimolati, con attività a loro consone, danno il massimo con la loro energia vitale. Stanno bene quando sono ben inseriti in un gruppo sociale; godono di ogni momento della vita con la loro potenzialità; partecipando alle attività di lettura, alle discussioni, alle gite culturali e gastronomiche. Bisogna saperli ascoltare, metabolizzare la loro cultura, ascoltare i loro suggerimenti. Solo così possiamo definire la nostra società natura ed equilibrata.
“Si è giovani non sulla base del numero degli anni, ma in base agli ideali collettivi per i quali vale la pena vivere” diceva don Tonino Bello.