“Giornalismo: una missione”, perché una seconda edizione

“Giornalismo: una missione”, è un libro di Angelo Lo Verme giunto alla seconda edizione. Il libro è una raccolta di articoli che mettono in evidenza quanto sia importante il lavoro svolto da un giornalista, una missione appunto.

«A differenza della narrativa che sovente crea dal nulla con molta fantasia situazioni e personaggi allo scopo di dilettare, svagare, provocare e stimolare il lettore, il giornalismo – spiega Lo Verme – ha invece il fondamentale compito di informarlo correttamente sulla realtà quotidiana; per cui la verità diventa il principio assiomatico che regge, o dovrebbe reggere, il mondo dell’informazione.

Una reale democrazia si basa principalmente sulla verità, e chi svolge il ruolo d’informatore come quello del giornalista è investito di una grande responsabilità civile, sociale e in definitiva anche morale, poiché è chiamato a raccontare con indipendenza, scrupolo e onestà la verità dei fatti. Possono cambiare le interpretazioni, le letture degli avvenimenti ma non la realtà e la sostanza degli stessi avvenimenti.

Per tutto ciò il compito del giornalista ancor più che un mestiere è o dovrebbe essere sentito come una missione, in quanto egli si pone nei confronti della collettività, oltre che come semplice cronista, innanzitutto come investigatore vigile e scrupoloso dell’operato del potere, raccontandone scene e anche retroscene quando occorre; e quindi, di fatto, il giornalista è soprattutto la vigile sentinella della democrazia.

Sì, perché, se a volte la verità è vista come nemica dello Stato (autoritario) – aggiunge –  essa invece è sempre e comunque grande amica della democrazia».

Perché una seconda edizione. «Per spiegare in poche righe il perché di questa seconda edizione della raccolta di articoli dal titolo vagamente biblico, “Giornalismo: una missione”, basta chiarire il significato del suo sottotitolo: 77+52=129. Semplicemente – continua Lo Verme –  la cifra 77 è il numero degli articoli che componevano la prima edizione, 52 sono gli articoli aggiunti; e quindi 77+52=129 non è altro che la somma degli articoli che compongono questa seconda edizione aggiornata.

Perché allora non limitarsi a pubblicare soltanto quelli aggiunti e non sfornare un libro inutilmente più voluminoso? La risposta è ancora semplice. Intanto, per non disperdere il contenuto di un’opera il quale, per quanto straordinariamente molteplice, ha comunque una sua unitarietà se non altro d’intenti: informare su più versanti della nostra difficile attualità dove l’apparente pluralità dei media nasconde spesso interessi particolari se non privati. Si tratta insomma di rendere un servizio alla verità considerata dal sottoscritto un valore assoluto. Inoltre perché è probabile che colui che verrà a conoscenza di questa raccolta soltanto ora, non avrebbe la possibilità di leggere i precedenti (ammesso che ne avesse il desiderio), se non andando a cercare e ad acquistare la prima edizione, quindi sostenendo una spesa maggiore, dato che stampare due volumi più piccoli costa di più che stamparne uno che è la somma dei due.

Semplicemente sono questi i motivi di questa seconda edizione». 

https://www.lafeltrinelli.it/libri/angelo-verme/giornalismo-una-missione/9788891085375?awaid=9507&gclid=CjwKCAjw8-78BRA0EiwAFUw8LAF7LFAjthFbJ5Z19fPZyURr92Sk5Vw3ziuY4EnERRkzvMODnCoSHhoCxZAQAvD_BwE