Il Nutri-Score mette sotto attacco la Dieta Mediterranea
“A dieci anni dalla proclamazione come patrimonio culturale dell’umanità da parte dell’Unesco, la dieta mediterranea è ingiustamente sotto attacco dai bollini allarmistici e etichette a semaforo che nel mondo arrivano addirittura a scoraggiare il consumo di suoi elementi base come l’extravergine di oliva”. E’ quanto denuncia Ettore Prandini il presidente della Coldiretti, in occasione del decimo “compleanno” dell’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco.
Si stanno diffondendo sistemi di informazione visiva come l’etichetta a semaforo inglese, ma anche il Nutri-Score francese o i bollini neri cileni fondati su parametri nutrizionali relativi a grassi, zuccheri o sale che gettano ingiustamente discredito sui prodotti base della dieta mediterranea. Basandosi sulla presenza di determinate sostanze calcolate su 100 grammi di prodotto e non sulle effettive quantità utilizzate, questo tipo di etichetta finisce per sconsigliare l’olio extravergine d’oliva e promuovere bevande gassate dietetiche prodotte con sostanze artificiali e di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.
Sarebbe in atto un tentativo di spacciare come tutela del consumatore sistemi che cercano invece di influenzarlo nei suoi comportamenti orientandolo a preferire prodotti di minore qualità anche perchè l’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non nel singolo alimento.
I bollini sono sistemi fuorvianti, discriminatori ed incompleti che favoriscono prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta e finiscono per escludere paradossalmente alimenti sani e naturali. Una valida alternativa è il sistema a batteria (Nutrinform Battery), proposto dall’Italia che non attribuisce “patentini di salubrità” ad un alimento ed esclude i prodotti a marchio Igp e Dop proprio per le specifiche caratteristiche di eccellenza evitando così il rischio di confondere il consumatore con ulteriori segni distintivi in etichetta.
Dopo il via libera giunto dall’Ue nel luglio scorso al sistema di etichettatura italiano, lo ricorda la Coldiretti, è in corso di emanazione il decreto interministeriale che introduce la possibilità di informare, volontariamente, il consumatore in merito al contenuto di energia, grassi, zucchero, sale con una “porzione” denominato Nutrinform.