Gentile Presidente Lagarde, da Bari Le scriviamo…

Dall’Ansa del 19.11.2020 apprendiamo che Ella rispondendo a una domanda dell’eurodeputato Marco Zanni (Lega) sull’ipotesi di cancellazione del debito dice che: “Leggo sempre con interesse tutto quello che dicono i rappresentanti del Parlamento Ue e soprattutto i presidenti, la mia risposta è molto corta: tutto quello che va in quella direzione è contro i trattati, c’è l’articolo 103 che proibisce quel tipo di approccio e io rispetto i trattati”.

È necessario che qualcuno Le faccia presente alcune cose.

La prima è che da tempo ormai i parametri di Maastricht non vengono rispettati; inoltre anche il patto di stabilità che ne doveva garantire almeno l’avvicinamento è stato “sospeso” e quindi l’intero impianto dei Trattati – che è stato ispirato dalla precedente esperienza tedesca – è da considerarsi desueto in attesa che se ne individui un altro per sostituirlo. Anche la politica della BCE nella emissione di danaro fresco, ha dovuto derogare alle sue regole originarie tanto che si è sentita rimbrottare dalla Corte Costituzionale tedesca. Gli storici si occuperanno della vexata quaestio: “quei parametri erano errati fin dall’inizio? Oppure lo sono divenuti?”  per il momento tutto ciò significa che invocare il rispetto dei Trattati è inattuale.

Inoltre qui non si tratta di abbonare dei debiti – come sembra che giornalisticamente e politicamente semplicisticamente si dica – ma di chiarire una situazione già presente da sempre: la BCE emette danaro non certo per regalarlo a certuni anziché a certi altri ma per combattere la inflazione/deflazione; quindi non è una elargizione ma una politica che statutariamente deve portare a termine.

Infine Ella, Presidente Lagarde, non può non sapere che quei titoli in possesso della BCE qualora venissero pagati produrrebbero a favore di quest’ultima un profitto gigantesco che non è coerente con il ruolo non profit della stessa. Quindi con i Trattati. Cioè la BCE dovrà restituire quei danari allo stato che glieli ha dati depositandoli alla Banca Centrale di quello stato. Cosa che già fa.

Dunque di cosa parliamo? Al fine di evitare incertezze ai mercati azionari e obbligazionari La preghiamo di meglio considerare questa opzione che noi, dal Sud Italia, andiamo sostenendo da anni.

Canio Trione – Responsabile ufficio studi Confimi Puglia