I Crimini contro gli animali in Veneto. L’analisi del Rapporto Zoomafia
Un vero catalogo della violenza organizzata contro gli animali, del malaffare e delle illegalità correlate: questo il Rapporto Zoomafia che, come ogni anno, tenta di fare luce su crimini nascosti, spesso sistematici e seriali, che mietono migliaia di vittime animali ogni anno. Insieme ai classici temi come le corse clandestine, i combattimenti tra cani, la macellazione clandestina, vengono analizzati i crimini comuni, quelli perpetrati da singoli, che sono i più diffusi.
Risulta particolarmente interessante l’analisi del fenomeno nelle singole regioni. Nel Veneto, ad esempio, nel 2019 sono stati registrati circa 690 procedimenti penali per reati a danno di animali, con circa 390 indagati. Il dato emerge dall’analisi fatta dall’Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV dei dati raccolti dalle varie Procure del Paese. Analisi pubblicata nel Rapporto Zoomafia 2020, alla sua ventunesima edizione, che analizza lo sfruttamento illegale di animali ad opera della criminalità nel 2019,e che ha il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto.
In particolare, per le Procure Ordinarie del Veneto questo il quadro che emerge:
Belluno: 16 procedimenti con 12 indagati per uccisione di animali; 15 procedimenti con 15 indagati per maltrattamento di animali, 8 procedimenti con 7 indagati per abbandono di animali o detenzione in condizioni incompatibili; 16 procedimenti con 14 indagati per reati venatori.
In totale nel 2019 sono stati registrati 55 procedimenti con 48 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono aumentati del +34% passando da 41 a 55, mentre il numero degli indagati è aumentato del +200% passando da 16 a 48.
Padova: 30 procedimenti e 3 indagati per uccisione di animali; 36 procedimenti e 28 indagati per maltrattamento di animali; 1 procedimento a carico di ignoti per spettacoli o manifestazioni vietate; 7 procedimenti e 1 indagato per uccisione di animali altrui; 16 procedimenti e 15 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 20 procedimenti e 22 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.
In totale nel 2019 sono stati registrati 110 procedimenti con 69 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono diminuititi del -4% passando da 115 a 110, mentre il numero degli indagati è aumentato del +77% passando da 39 a 69.
Rovigo: 21 procedimenti e 8 indagati per uccisione di animali; 16 procedimenti e 13 indagati per maltrattamento di animali; 4 procedimenti e 2 indagati per uccisione di animali altrui; 7 procedimenti con 5 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 10 procedimenti e 9 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.
In totale nel 2019 sono stati registrati 58 procedimenti con 37 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono aumentati del +16% passando da 50 a 58, mentre il numero degli indagati è aumentato del +19% passando da 31 a 37.
Treviso: 27 procedimenti con 3 indagati per uccisione di animali; 30 procedimenti e 11 indagati per maltrattamento di animali; 3 procedimenti con 2 indagati per uccisione di animali altrui; 11 procedimenti con 7 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 17 procedimenti e 18 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.
In totale nel 2019 sono stati registrati 88 procedimenti con 41 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono diminuiti del -33% passando da 132 a 88, mentre il numero degli indagati è diminuito del -47% passando da 78 a 41.
Venezia: Non sono pervenuti i dati da parte della Procura di Venezia.
Verona: 71 procedimenti con 9 indagati per uccisione di animali; 41 procedimenti e 29 indagati per maltrattamento di animali; 6 procedimenti con 3 indagati per uccisione di animali altrui; 48 procedimenti con 30 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 16 procedimenti e 15 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.
In totale nel 2019 sono stati registrati 182 procedimenti con 86 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono aumentati dell’8% passando da 169 a 182, mentre il numero degli indagati è aumentato del +4% passando da 83 a 86.
Vicenza: Non sono pervenuti i dati da parte della Procura di Vicenza.
Proiettando la media dei dati pervenuti su scala regionale, si può stabilire che nel 2019 sono stati registrati circa 690 fascicoli (circa il 7,27 % di quelli nazionali), con un tasso di 14,06 procedimenti ogni 100.000 abitanti; e circa 390 indagati (circa il 6,67% di quelli nazionali), con un tasso di 7,94 indagati ogni 100.000 abitanti.
Nella regione sono stati registrati, negli ultimi anni, tutti i reati analizzati dalla nostra ricerca. Tra i delitti riscontrati, vanno segnalati i combattimenti tra animali e il traffico di cuccioli. Suscita particolare attenzione il bracconaggio organizzato, infatti nel Veneto sono stati individuati due “blackspot”, ovvero zone dove il fenomeno è particolarmente allarmante: le Prealpi e il delta del Po. Va segnalato il traffico di fauna selvatica catturata illegalmente e inanellata con falsi sigilli. Accertata anche la vendita clandestina di fauna morta destinata alla vendita a scopo alimentare. Desta molta preoccupazione anche la pesca di frodo ad opera di gruppi organizzati che mettono in pericolo l’ittiofauna. Ovviamente i dati analizzati sono relativi a tutti i reati a danno di animali e non solo a quelli attribuibili ad organizzazioni criminali. Anzi, proprio le forme di maltrattamento di animali comuni rappresentano la maggioranza dei casi e non devono essere sottovalutate: la violenza a danno di animali è sempre grave, anche quella perpetrata nella quotidianità da parte di singoli.
Ciro Troiano