La Strada degli Scrittori
La ex strada statale 640 di Porto Empedocle costruita tra gli anni ’60 e ’70 e conosciuta come scorrimento veloce Agrigento – Caltanissetta, in seguito ai lavori di raddoppio (ancora in corso) e in base all’art. 2 del Codice della Strada, è ora classificata come Strada Extraurbana Principale. L’opera, divisa in due lotti, Agrigento – Castrofilippo e Castrofilippo – Caltanissetta, fu iniziata il 9 marzo 2009 con la cerimonia della posa della prima pietra. Il primo troncone è stato completato nel 2017, mentre la parte finale del secondo dovrebbe essere completato nel 2022. Alla fine il percorso stradale lungo circa 75 Km collegherà Agrigento con gli attuali due svincoli per l’autostrada A19: il primo conduce a Catania e il secondo a Palermo. Prima di questo raddoppio stradale il collegamento autostradale avveniva tramite il raccordo noto come “Bretella di Caltanissetta”, che iniziava dalla stretta galleria Sant’Elia e si estendeva per circa 14 Km fino alla A19. Con i lavori attualmente in corso, per raggiungere l’Autostrada si deve deviare e allungare il percorso di circa 7 Km in direzione di Capodarso.
Un progetto denominato “La Strada Statale degli scrittori” e proposto dal giornalista e scrittore siciliano Felice Cavallaro, sottoscritto a Racalmuto in presenza di Autorità politiche nazionali e regionali l’11 novembre 2013, ha dato vita ad un itinerario culturale dedicato agli scrittori che vissero, amarono e descrissero nei loro romanzi i luoghi toccati da questo primo lotto stradale. Quindi Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri, ai quali nel 2015 furono aggiunti Antonio Russello (di Favara), Pier Maria Rosso di San Secondo (di Caltanissetta) e Giuseppe Tomasi di Lampedusa (di Palermo). Cosicché l’intero raddoppio è stato definitivamente denominato “La Strada degli Scrittori” e l’itinerario oltre che culturale è diventato anche turistico ed enogastronomico, grazie alle straordinarie bellezze architettoniche e artistiche che si possono visitare percorrendolo fino al territorio nisseno, e la possibilità di gustare prelibatezze tipiche del territorio agrigentino e nisseno nei vari rinomati ristoranti, pizzerie e fornitissime pasticcerie. Da tutto ciò si può evincere il grande valore aggiunto del progetto che, oltre a contribuire a far conoscere il predetto territorio, contribuisce a svilupparne anche l’economia.
Percorrendo la SS 115 Trapani – Siracusa, prima di imboccare il raddoppio, il viaggiatore si può recare in meravigliose località marine come Bovo Marina, Riserva di Torre Salsa, Giallonardo, Siculiana Marina e La Scala dei Turchi, candidata quest’ultima a sito Unesco, posta come una nuvola di bianca marna che domina il mare tra Porto Empedocle e Realmonte. Più avanti, sempre in direzione di Agrigento, ci si può recare in contrada Kaos per visitare la casa natale di Pirandello per poi passare dalla famosissima Valle dei Templi e il Museo Archeologico Culturale “Pietro Griffo” in contrada San Nicola ad Agrigento, dove sono esposti 5688 reperti che raccontano la storia agrigentina dalla preistoria all’età greco-romana. Più avanti ci sono Favara con il Centro Studi Antonio Russello e la Farm Cultural Park fondata dal Notaio Dott. Andrea Bartoli e la moglie Florinda, e poi Racalmuto con la casa in cui visse Sciascia circondato da zii e zie in Via Regina Margherita, 37 (oggi sua eponima) e la Fondazione a lui dedicata. Uscendo dallo svincolo per Canicattì, città dell’Uva Italia, e inoltrandosi verso l’interno della provincia agrigentina, si possono visitare anche le bellezze barocche di Naro e di tante altre dislocate verso l’interno di questi preziosi 75 Km. Ad esempio, verso la fine di essa c’è Caltanissetta, definita da Sciascia “La piccola Atena”, città dove egli si trasferì con la famiglia nel 1935 e dove vi conseguì il Diploma Magistrale; suo illustre Professore fu Vitaliano Brancati. Grazie all’editore Salvatore Sciascia, solo omonimo e non parente dell’illustre scrittore, Caltanissetta visse il suo periodo d’oro. Nel 1950 vi fondò pure una libreria che diventò luogo d’incontro di grandi personalità del mondo della cultura e dove Sciascia (scrittore) mosse i primi passi nel mondo letterario. Purtroppo la libreria chiuse nel 2012. Caltanissetta, anche città del rinomato Amaro Averna, la cui ricetta segreta a base di erbe fu donata a Don Salvatore Averna dall’Abbate della vicina Abbazia di Santo Spirito, diede i natali allo scrittore, drammaturgo e giornalista Pier Maria Rosso di San Secondo, sepolto in un monumento posto all’entrata del cimitero degli Angeli, sul quale domina il Castello di Pietrarossa, di probabile epoca medievale. Tra tante chiese, musei e fontane, da visitare c’è anche la casa natale dello scultore Michele Tripisciano. Insomma, non mancano posti da visitare lungo la Strada degli Scrittori.
Purtroppo però, in questo famigerato, tragico periodo di Covid-19 e di restrizioni varie, non è possibile percorrere il magnifico itinerario se non per motivi di lavoro o di salute. L’Associazione “La Strada degli Scrittori”, presieduta da Felice Cavallaro, ha dovuto annullare tutti gli eventi culturali in presenza, ma per continuare nella sua meritoria attività culturale ha ideato un nutrito palinsesto di appuntamenti in diretta streaming, fra i quali il ricordo del centenario della nascita di Gesualdo Bufalino e di Leonardo Sciascia e le Grandi Interviste a personalità di spicco della cultura e del giornalismo italiano. Dunque, il palinsesto è rivolto alla crescita e alla formazione di tutte le fasce di età, ma soprattutto dei giovani che si interessano di scrittura e di lettura, quest’ultima definita dal presidente Cavallaro: “[…] uno straordinario antidoto, il vaccino che salva le menti…”. Ci saranno quindi anche le rubriche settimanali accomunate dallo stesso prefisso quale titolo, “La Strada…”, completato dal rispettivo complemento di specificazione. Quindi: La Strada dei Ragazzi, dell’Autore, del Teatro, della Storia, del Cinema, del Siciliano (riferito al dialetto), del Cibo, e in via di perfezionamento, della Poesia, dell’Arte, della Fotografia e della Musica. In particolare l’Associazione punta ad una striscia interamente dedicata ai ragazzi, appunto quella intitolata “La Strada dei Ragazzi”, coordinata da due Dirigenti scolastiche, le sorelle Rossana (a Canicattì) e Ilaria Virciglio (a Palermo). La rubrica si pone l’importante obiettivo di promuovere la lettura fra i giovani. Ragazzi, alunni ed ex studenti delle Scuole italiane, parleranno dei loro libri preferiti per stimolare e “influenzare” altri ragazzi alla lettura. “Conosceremo giovani destinati a diventare i sani influencer”, dice ancora il Presidente Cavallaro.I giovani lettori saranno scelti e presentati dai loro Professori in base alla loro preparazione, e poi, con la regia del giornalista Gioacchino Schicchi, verranno collegati e registrati in diretta streaming per una durata massima di dieci minuti, nella quale potranno parlare del libro da loro prescelto. In seguito, le registrazioni saranno trasmesse settimanalmente sul sito dell’Associazione e su altri canali social. L’auspicio che accomuna i fautori dell’interessante progetto, e di, testuali parole: «[…] far riappropriare i ragazzi della lettura come atto esistenziale, capace, cioè, di preservarli dalla miseria culturale e di salvarli da ogni disperazione, nella convinzione che la cultura è il più alto dei valori».
Concludo con una mia riflessione sull’importanza e il valore della lettura, per invitare anch’io nel mio piccolo i giovani e i meno giovani a leggere più libri possibile: “La lettura stimola le idee, allarga gli orizzonti mentali, esercita al senso critico e arricchisce la proprietà e la precisione del linguaggio per comunicare molteplici mondi. Leggere è un incontro proficuo con la propria dimensione interiore, è un viaggio metafisico nel mondo dell’Autore preferito. Inoltre, per chi volesse cimentarsi con l’Arte della Scrittura, vi assicuro che questa amplifica tutto quanto detto, dove l’incontro e il viaggio si compiono all’interno della propria interiorità, fantasia e creatività. Scrivere è, appunto, un atto creativo che, tramite vocaboli e regole grammaticali e ortografiche, utilizza i “materiali” della memoria, delle emozioni e delle sensazioni dello scrittore maturate nella sua realtà. Il processo è simile a quello del pittore che invece utilizza i colori e il pennello per imprimere le sue sensazioni sulla tela. Vi avverto però: non potrà mai esserci un buon scrittore che non abbia prima letto centinaia e centinaia di libri. Insomma, non ci si può improvvisare scrittori.”.