Freestate a Ruvo di Puglia. A ridosso di un castello
In modo assolutamente gratuito ZonaFranca ospita i contributi video o le interviste di operatori del turismo e della ristorazione che stanno già pensando al dopo Covid-19, alle strategie da perseguire per ripartire con le attività ma soprattutto per intercettare l’utenza e vincere insieme. In questo modo ZonaFranca vuole sostenere gli operatori che, a seguito del lungo periodo di chiusura e delle restrizioni in atto, hanno subito un grosso contraccolpo.
Mai avrei immaginato di scrivere una breve articolo su una pizzeria. che frequento con amici da un po’ di tempo, dove abbiamo trovato un buon equilibrio tra qualità dei prodotti, location, ambiente e di altro ancora.
Non sapevo che Ruvo di Puglia in passato avesse un Castello normanno. Non lo noti tra le costruzioni realizzate nei primo del ‘900, eppure dopo uno sguardo attento ti accorgi dell’architettura simile ai resti del Castello normanno-svevo di Bisceglie.
Lo chiamano Castello Melodia. Qui dal 2013 a ridosso e nel suo atrio troviamo Freestate, un Risto Pub nella città del vaso di Talos.

Coloro che animano il locale che si presenta con un’area interna ed una molto bella esterna, sono tutti ragazzi la qual cosa fa la differenza.
Abbiamo ascoltato il primo tra i pari, Angelo Paparella che ci ha presentato la sua storia e la nascita del Risto Pub.
Perché avete chiamato Freestate il vostro locale?
Inizialmente il nostro doveva essere un pub con musica live e non una pizzeria. Con la passione per la buona musica abbiamo deciso di mettere il titolo di una canzone dei Depeche Mode appunto “Freestate” per creare l’atmosfera “free” e diversa dal solito… non volevamo il classico locale.

Chi sono i titolari dell’attività? La loro storia
Unico titolare, eccomi, Angelo Paparella. Reduce di diverse esperienze tra aiuto pizzaiolo, cameriere, cuoco, banconista, e da diverse esperienze in particolare in Irlanda tra il 2011 è il 2013. Tanta era la voglia di fare e di mettermi in gioco così un bel giorno tornato a Ruvo, ben 7 anni fa (avevo 25 anni) decisi di puntare tutto sul mio paese e su di me. Allora mi misi alla ricerca di un posto, lo desideravo Unico. Ed ecco trovato il mio luogo del cuore, tra le affascinanti mura del castello, e posizionato nel cuore della città, il 13 giugno 2013 si inaugura il FREESTATE.

Quanti posti/coperti avete tra area esterna ed interna?
I coperti sono un centinaio tra la sala interna e l’area esterna in giardino.
Avete delle precedenti esperienze nel settore della ristorazione?
Si, vengo da una scuola alberghiera, parecchie sono le esperienze che mi hanno formato. Ho lavorato come sous chef, poi negli anni successivi come cameriere ma anche come chef.
Come descrivereste la vostra cucina e la filosofia dietro ad essa?
La nostra cucina è… diversa. Tra tradizione e innovazione, cerchiamo sempre di accontentare il cliente anche il più “tradizionalista” sorprendendolo, con ingredienti ricercati e sempre di qualità.
Quali sono le caratteristiche che un ristorante deve avere per soddisfare la clientela?
Qualità prezzo come prima. Tanta pazienza, creatività e inventiva. Location calda e accogliente. Deve offrire servizi che vadano bene per tutti dalla famiglia ai colleghi in una cena di lavoro.
Da dove derivano le maggiori sfide e le maggiori soddisfazioni nel vostro lavoro?
Rivedere molto spesso uno stesso cliente, ascoltare i bambini dicendo correttamente il nome del nostro locale.

Oggi giorno che ruolo gioca internet nell’economia di una piccola impresa come un ristorante/pizzeria? E quanto invece la tecnologia conta nel vostro settore?
Internet è fondamentale e la tecnologia accorcia spesso le strade ed è un passaparola virtuale. Le foto fatte da un cellulare e messe direttamente online fanno tanto, invitano a venirci a trovare e fanno venir fame.
Cosa consigliare tra le numerose prelibatezze che offre la cucina? I friggi a mangi ed una buona birra consigliata dal mastro birrario.

Malgrado la pandemia, i ragazzi non si fermano. In sella per le consegne a domicilio.
Cosa dire dei ragazzi e della loro attività? I Depeche Mode ci suggeriscono:
Lasciati andare, lasciati andare, lascia che i tuoi sentimenti si mostrinoApri i cancelli. Apri la tua mente. La libertà è uno stato (d’essere).
Aveva ragione Bertolt Brecht: “Si sa con quale profitto le nazioni scrivano la propria storia. Lo stesso profitto lo trae anche l’individuo singolo che scriva la propria storia. Me-ti diceva: che ognuno divenga il suo proprio storiografo, allora vivrà con maggior cura e maggiori esigenze.” Si, anche il singolo ha la sua storia: Angelo Paparella.
https://www.facebook.com/freestate.ristopub