Vaccinazione: il lasciapassare per ristoranti, teatri e non solo

Il vaccino come “passaporto” per tornare alla normalità. Presto potrebbe davvero essere così. E chi non vuole vaccinarsi è libero di farlo ma i suoi “movimenti” potrebbero essere limitati, almeno fino a pandemia terminata. Perché su tutto, ma proprio su tutto, vale la salute pubblica.

Il rischio non dovrebbe riguardare solo i locali pubblici, ma anche le compagnie aeree. Una nota compagnia infatti lascia intendere che solo vaccinandosi si può viaggiare. Stesso monito – invito anche da parte della sottosegretaria alla Sanità, Sandra Zampa, che ricorda come per molti dipendenti pubblici fare il vaccino sarebbe una sorta di prerequisito. Stessa situazione per il personale sanitario. Gli insegnanti che possono andare a scuola solo se hanno fatto i vaccini obbligatori come il morbillo e che lavorano con i giovani, sono una altra categoria attenzionata.

Il vaccino viene visto da più parti come passaporto-lasciapassare. Potrebbe aprire le porte a molte attività, come i teatri e i ristoranti. Non è infatti possibile, secondo gli esperti, continuare con lockdown o zone rosse o arancioni. Si cerca di recuperare una vita normale ed uscire dalla pandemia.

L’essere vaccinati, continuano gli esperti e i medici, è un impegno che si fa verso la comunità ed è una garanzia per chi incontriamo, dai famigliari agli amici, dai colleghi di lavoro a chi non può vaccinarsi per ragioni di salute. Il distanziamento e le mascherine le dovremo tenere ancora per molto tempo, purtroppo. Ma il vaccino è anche una sorta di macchina del tempo per arrivare il prima possibile a riabbracciarci. Abbiamo debellato vaiolo, tifo, pertosse o tubercolosi con i vaccini studiati  in anni in cui la scienza era molto arretrata Oggi abbiamo un’opportunità che anche stavolta deve essere colta da tutti, dai governanti agli emarginati.

Il vaccino potrebbe, a loro parere, garantire il recupero della vita normale e farci recuperare più in fretta tutto quello che possiamo avere perso finora.

Un ufficio aperto al pubblico, una palestra dove il personale che ci lavora è tutto vaccinato, assicurerebbero  una maggiore garanzia, in caso di nuove ondate. Alcuni governatori di regione hanno avanzato anche  l’ipotesi di dotare i cittadini di un passaporto sanitario per poter prendere aerei o andare in hotel.