L’oro liquido del 2021

Qualche settimana fa Jürgen Stock, segretario generale dell’Interpol, ha lanciato l’allarme sugli interessi della criminalità organizzata per il vaccino anti-covid: “Il vaccino è l’oro liquido del 2021, la cosa più preziosa da distribuire il prossimo anno, e la mafia e le altre organizzazioni criminali sono già preparate. Con la diffusione dei vaccini la criminalità aumenterà drasticamente. Vedremo furti nei magazzini e attacchi alle spedizioni di vaccini; la corruzione sarà dilagante in molti luoghi per ottenere più velocemente questo bene prezioso”.

L’intervista rilasciata al settimanale economico tedesco Wirtschaftswoche, con sede e redazione a Düsseldorf, ha avuto molta eco anche in Italia. “Una pandemia parallela di criminalità”, così Jürgen Stock ha definito la diffusione del virus.  “Gruppi di criminali hanno pensato fin dal primo minuto a come incassare sul Covid-19, invece di guadagnare sui farmaci come prima, si sono spostati molto velocemente ai falsi prodotti di sanificazione, agli antivirali e alle false mascherine. Già prima che il vaccino sia autorizzato i criminali sono pronti con i falsi vaccini”.

Jürgen Stock è stato nominato Segretario generale dell’Interpol nel novembre 2014 ed è stato riconfermato nell’ottobre 2019 per un secondo mandato quinquennale. Ha più di 40 anni di esperienza nella polizia.

Ad alcuni l’allarme è sembrato esagerato, ma di certo il business clandestino legato ai farmaci non è nuovo per la criminalità. A condividere la preoccupazione del Segretario dell’Interpol è anche in nostro Ministero dell’Interno che, attraverso il suo organismo di vigilanza, ha sottolineato il pericolo delle mani della criminalità sulla campagna vaccinale contro il Covid-19.

Secondo il report dell’organismo del Ministero dell’Interno che si occupa di monitorare e analizzare il fenomeno della criminalità organizzata in Italia, si riscontrerebbe un alto rischio di infiltrazione malavitosa sul territorio nazionale nel ciclo legato alla diffusione e somministrazione del vaccino, che potrebbe costituire un’area di interesse dei gruppi criminali, vista l’elevata domanda e la scarsa offerta iniziale. Legato all’affaire vaccini ci sarebbe anche un notevole aumento dei reati informatici, come quelli contro le Infrastrutture critiche di rilevanza nazionale: solo nei primi dieci mesi del 2020 sarebbero aumentati del 353% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento del 104% delle persone denunciate.

Ma tra gli obiettivi delle mafie ci sarebbero, più in generale, i fondi del Recovery Fund. Secondo gli Interni, infatti, la criminalità sembrerebbe aver orientato i propri interessi sulle misure economiche di sostegno disposte dal Governo, ma anche sulle future risorse che saranno garantite nell’ambito del Recovery Fund.

Ciro Troiano