Giro d’Italia solidale 2021. Il colonnello Calcagni si prepara al record
Il prossimo 23 gennaio, a Torino, nello stadio di Atletica Leggera “Primo Nebiolo”, tappa straordinaria e speciale del Giro d’Italia solidale 2021 organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica e Promozione Sociale – #PiùsportPiùEmozioni Triathlon Solidale. Carlo Calcagni stabilirà il record dell’ora utilizzando #Alinker, un ausilio rivoluzionario che gli permetterà di correre all’interno della pista di Atletica omologata. Giudici F.I.D.A.L. ufficializzeranno il record con Alinker che è stata progettata per tutte le persone che vogliono continuare ad avere una vita attiva e autonoma nonostante i loro problemi di mobilità. Si comincia alle 13.30.

L’evento si svolgerà a porte chiuse per ragioni legate al Covid. Per dare visibilità al momento di sport ed al messaggio solidale che offre, ci saranno dirette social sui canali Facebook ed Instagram.
Il giro vero e proprio partirà da Avigliana (TO) il 28 luglio èrossimo e si concluderà, dopo circa un mese mezzo, a Cervia (RA). La tappa conclusiva coincide con l’inizio dell’Ironman Italy, la gara più faticosa del Mondo del Triathlon dove l’organizzazione presenterà un suo Triatleta solidale.
Intanto il colonnello Calcagni, l’uomo dei record, è pronto a stupire ancora.
Dai suoi polmoni sono già stati asportati chirurgicamente diversi noduli ed altri se ne sono formati. Tiroide ed ipofisi non funzionano. È affetto da mielodisplasia, fibrosi polmonare con interstiziopatia ed insufficienza respiratoria, cardiopatia, insufficienza renale, epatica, pancreatica, ipossia tissutale, perdita della sensibilità agli arti, sensibilità chimica multipla, sclerosi multipla cerebrale ed anche il morbo di Parkinson. Tutte patologie riconducibili alla sua permanenza nei Balcani servendo il Tricolore.
Ma Carlo Calcagni non è “chiunque”. Non si è mai lasciato affondare dalle mareggiate, nemmeno da quelle più violente. A 52 anni sogna Tokyo e non si sottrae alle sfide. Eproprio la costante ricerca di side lo ha portato a conoscere Carlo Pittis di Alinker Italia che gli ha fornito immediatamente l’ausilio grazie al quale il Colonnello è tornato a “correre” a piedi ed a puntare a nuovi primati, con l’obiettivo principale di far conoscere Alinker, che sicuramente potrà restituire autonomia e libertà a molte persone diversamente abili.