Il gioco clandestino ‘ndranghetista
È di pochi giorni fa l’operazione “Basso profilo” che ha visto impegnati duecento tra donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia e centosettanta agenti tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero. Si è trattato di un’imponente operazione di contrasto alla ‘Ndrangheta crotonese coordinata dalla Procura distrettuale di Catanzaro e che si è sviluppata su tutto il territorio nazionale.
Tredici persone sono state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre altre 35 sono state poste ai domiciliari. Tra gli arrestati molti colletti bianchi.
Tra gli altri aspetti, “Basso profilo” ha confermato l’interesse delle consorterie mafiose per le attività di gioco e scommesse.
Nel settore dei giochi e delle scommesse è da tempo acclarato il posizionamento degli interessi di tutte le organizzazioni mafiose, dalla camorra alla ‘ndrangheta, dalla criminalità pugliese a Cosa Nostra, in alcuni casi addirittura consociate tra di loro. Ennesimi riscontri arrivano, appunto, da quest’ultima inchiesta. Si legge, infatti, nell’Ordinanza “Basso profilo” che «il sodalizio, con i suoi esponenti, acquisiva e manteneva una “posizione dominante” nel settore imprenditoriale della raccolta delle scommesse on line – esercitata anche con modalità illecite in violazione dell’art. 4 legge 401/89 – e su rete fissa nonché del noleggio degli apparecchi per il gioco on line, mediante accordi e alleanze con referenti di fazioni della criminalità organizzata operanti sul territorio, con l’alterazione degli equilibri di un libero mercato e, comunque, per conseguire profitti e vantaggi ingiusti per sé e per altri».
Esponenti dell’organizzazione mantenevano «un ruolo preminente nella gestione del gaming con la organizzazione, attraverso la (Omissis), della raccolta delle scommesse relative agli eventi sportivi ed al gioco d’azzardo on line sia nella provincia di Crotone che in altre aree del territorio nazionale (tra cui provincia di Prato, Bologna, Milano, Verona)».
Il mercato delle scommesse sportive è cresciuto in maniera esponenziale durante questi ultimi anni e, nonostante la flessione degli ultimi mesi dovuta al lockdown, resta un settore in rapido sviluppo. Non è quindi un caso che esso rappresenti un appetibile territorio di conquista da parte delle varie mafie, in grado di garantire ingenti profitti, anche illeciti, a basso rischio.
Come scritto più volte, è necessario mantenere alta l’attenzione nei confronti di un settore che, se non adeguatamente controllato, oltre a rappresentare un’importante fonte economica per le casse delle mafie, comporta molteplici effetti negativi anche sul piano economico e sociale.
Ciro Troiano