Sempre peggio
Molti pensavano che l’epoca Renzi fosse la peggiore possibile. Centomila morti in nome di criteri scientifici inefficaci (o molto meno efficaci di quanto promettevano), banche fallite a grappoli (i cui azionisti e obbligazionisti attendono ancora giustizia), la finanza europea e nazionale letteralmente drogate dai soldi creati dalla BCE (per dire solo le cose più evidenti e grandi) non sembrano cose facilmente peggiorabili.
L’ultimo periodo e le manovre di palazzo intese a estromettere i votati a favore di quelli che non si presentano alle elezioni ma che sanno tramare, sembravano essere il punto più alto della disonestà intellettuale elevata a sistema politico e culturale dall’ineffabile toscano; toscano dichiaratamente emulo e ammiratore di quell’altro toscano che qualche secolo fa ha teorizzato e legittimato scrivendo velatamente che i fini -nelle questioni di stato- giustificano i mezzi (per non dire che giustificano qualunque cosa). Il macroscopico sgradimento verso l’opinione pubblica collezionato dal PD e suoi alleati in questo ultimo periodo così gravemente segnato dai fallimenti di tutte le politiche di contrasto al covid nella prima ondata, nella seconda, nella terza in arrivo, due Pasque senza riti, l’abolizione del Natale, e la stessa storica lite tra Letta e Renzi faceva presagire che peggio non fosse possibile e che -almeno quest’ultimo- ce lo fossimo levato di torno almeno nella prossima breve era Letta. E invece no, si può scendere ancora più negli inferi.
Molti di questa parte politica dicono che il popolo va educato ed indotto a votare “bene” perché alle volte non capisce a chi votare (specie quando non vota per loro) quindi dopo aver bellamente calpestato il voto come istituzione democratica tramano per far votare i sedicenni e i forestieri (magari attraverso la legge sullo Ius soli) che evidentemente per il nuovo segretario hanno più giudizio nelle scelte politiche di noi italiani di esperienza (o, pensando a male, possono essere più facilmente influenzati). Ma non perde questa occasione per inneggiare a Prodi suo grande amico anche se è responsabile primario -per universale convincimento- del nostro disastro economico sia attraverso lo scriteriato accesso all’euro che per la caotica apertura al mondialismo che ci ha ridotti senza neanche le mascherine (per non dire di interi essenziali settori produttivi anche tecnologici). E come se non bastasse riparlerà con Renzi che quindi sarà ancora in televisione a rappresentare come si possa essere premiati per aver danneggiato l’Italia e l’economia italiana. Non una parola ho trovato (spero per mia mancanza) sul ruolo internazionale dell’Italia se non in quello di scendiletto dell’Europa (che, dice, andrebbe riformata forse perché non funziona a dovere); inoltre non si sa se la Libia sarà lasciata nelle mani di altri e se mai questa avrà una sua economia per dare un presente e un futuro più vivibile ai suoi figli. Su tutto, nel discorso inaugurale della sua segreteria, aleggia una stretta cortina di fumo fatto di “ombelichi” da non guardare, di “porte aperte”, di mettere insieme “anima e cacciavite”, di “partito dei giovani”, di donne che non ci sono, e via via così per dire tutto senza dire nulla ma sempre dimenticando meticolosamente il sud e i disoccupati che tali sono (conviene che lo si ricordi) perché sono falliti gli imprenditori, almeno quelli onesti, costretti alla chiusura per obiettivi sanitari poi miseramente falliti; nel contempo gli imprenditori amici, quelli che stanno in attesa delle prebende del recovery, sono vivi e vegeti e si guardano bene dall’assumere chicchessia.
Né sappiamo se anche lui come i governi recenti ritiene che i ristoranti siano i luoghi in cui il virus risiede in modo stabile ed esclusivo e quindi sono i posti da evitare specie di sera e nelle feste comandate quando il covid (sempre secondo i loro esperti) aggredisce con maggiore cattiveria.
Voglio qui riproporre una domanda che un futuro elettore diciasettenne mi ha posto alcuni giorni fa: “se rubo alcune mele dal supermercato passo una montagna di guai; mentre Palamara rilascia interviste come se il giustiziere fosse lui e magari intende scendere in politica; forse con il PD; è tutto regolare?” non ho saputo rispondere, spero che qualcuno lo faccia.
Dai tempi di Tarquinio il Superbo i toscani sembrano avere spesso istintivamente una simpatia spudorata per il Male? Sarà un caso?
Canio Trione