I bambini vanno difesi dalla povertà educativa

Il nostro futuro ha il sapore dei bambini che vanno difesi dalla povertà educativa. La povertà educativa si combatte non solo con le risorse ma con la capacità di realizzare progetti attraverso la diretta e attiva partecipazione dei destinatari. La collaborazione deve avvenire tra scuola-istituzioni e terzo settore.

La scuola non va lasciata sola ma ha bisogno del contributo del popolo ossia della comunità civile e delle associazioni di territorio attraverso i patti di comunità Fondamentale, in particolare per il Mezzogiorno penalizzato dal divario territoriale, è il lavorare in sinergia di tutta la comunità educante per la preparazione di buoni progetti volti a contrastare la povertà educativa.

Nel nostro Sud è necessario creare dei tavoli di lavoro per coordinare idee e progetti che non si disperdano e abbiamo l’obiettivo comune di accompagnare i bambini nell’avventura dell’apprendimento.

Antonella Cires