Piano Draghi: all’agricoltura un ruolo da protagonista

Per ben 62 volte la parola agricoltura viene richiamata nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal Governo di Mario Draghi, che traccia il percorso dell’Italia nei prossimi anni con l’uscita dall’emergenza Covid. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sul testo del Recovery Plan con il record di citazioni per tutti i termini che disegnano la rivoluzione green dell’Italia del futuro.

Il Pnrr varato dal premier Mario Draghi riconosce al comparto il valore di risorsa strategica stanziando 5,27 miliardi per economia circolare e agricoltura sostenibile, per investimenti che vanno dalla logistica alle energie rinnovabili, dall’innovazione ai contratti di filiera per i quali Coldiretti e Filiera Italia hanno già pronti numerosi accordi per gli allevamenti da carne e latte, per quelli avicoli, per l’ortofrutta, i cereali e l’olio.

Il piano assegna 1,9 miliardi per lo sviluppo del biometano nel quale l’agricoltura italiana è all’avanguardia.

Nel Recovery Plan – spiega Coldiretti – vengono previsti 4,38 miliardi di euro per acqua e tutela del territorio e la gestione del patrimonio idrico del Paese fra infrastrutture, riduzione delle perdite di rete e investimenti sull’agrosistema irriguo con il Piano invasi proposto dalla Coldiretti per risparmiare acqua, produrre energia e contrastare il dissesto idrogeologico di fronte ai cambiamenti climatici che hanno provocato danni per 14 miliardi di euro alle produzioni e alle infrastrutture agricole in un decennio.

Uno scenario green per l’Italia che assegna all’agricoltura un ruolo da protagonista con – sottolinea la Coldiretti – 630 milioni di euro per il verde urbano, parchi e giardini storici, 600 milioni per la riqualificazione degli edifici e del paesaggio rurale nei piccoli borghi.