Pelle rubata
I crimini contro la natura generano entrate per 280 miliardi di dollari l’anno e costituiscono un settore della criminalità in crescita (Interpol, 2014). Sovente nei porti e negli aeroporti vengono fatti sequestri. Nelle valigie si trova di tutto, dagli animali alle piante rare.
Una pelliccia di giaguaro, una borsa in pelle di alligatore e alcuni pezzi di corallo raro sono stati sequestrati nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, all’interno di alcune spedizioni controllate all’aeroporto di Milano Malpensa (Varese). All’interno di un pacco diretto in Cina e proveniente da Portici (Napoli), le fiamme gialle hanno scoperto la pelliccia derivante dall’uccisione di un animale protetto e di cui è vietata l’esportazione. Il titolare della spedizione è stato deferito alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio (Varese).
In altre due spedizioni, invece, provenienti dagli Stati Uniti e dirette a Bari sono stati trovati alcuni pezzi di “Corallo blu” (tipo di corallo che prende il nome dal suo colore blu) e una borsa confezionata con la pelle di un Alligatore del Mississippi, proveniente dal Giappone ed indirizzata a Milano. In entrambi i casi si è provveduto ad effettuare il sequestro amministrativo e la segnalazione dei destinatari alle Autorità competenti.
Alcuni mesi fa i Carabinieri forestali hanno denunciano quattro persone proprietarie di una pellicceria di Firenze per detenzione di pelli di animali particolarmente protetti e hanno sequestrato una quarantina di pelli. In particolare, sono state sequestrate due pelli di lupo siberiano, due di leopardo, dieci di Ocelot e una trentina di gatto selvatico di Geoffroy, specie incluse tra quelle protette. Altra operazione dello stesso tipo nel mese di giugno 2020 a Genova, dove i Carabinieri del Nucleo Cites, nell’ambito dell’attività di monitoraggio delle attività commerciali illecite sul web, hanno avviato indagini sul commercio illegale di capi di abbigliamento prodotti con pelli di specie tutelate, in particolare due pellicce di Ocelot offerte in vendita senza la documentazione da un commerciante del centro di Genova.
Lo scorso aprile, invece, ad Ancona la Guardia di Finanza ha scoperto 39 pelli di alligatore americano nascoste all’interno di un container destinato ad Hong Kong e prive di documentazione Cites.
Il commercio di animali selvatici, parti di essi o prodotti derivanti da essi, è la seconda più grande minaccia diretta alla biodiversità a livello globale, dopo la distruzione degli habitat.
Ciro Troiano