Le imprese del sud tra rigenerazione ed ecosostenibilità
Il Covid ha messo in evidenza tutte le fragilità di un sistema economico basato sull’uso indiscriminato di suolo e risorse.
Una delle tante lezioni che abbiamo, o avremmo dovuto imparare, dalla crisi pandemica è che bisogna avere come obiettivo del rinnovamento la riprogettazione dei territori e delle economie sostenibili che vedono soggetti attivi le comunità.
Il sud con le sue risorse naturali ed umane è terra ideale per ripartire con l’economia circolare.
La Sicilia già da tempo ha scommesso sull’economia circolare infatti l’Unioncamere Sicilia ha presentato il progetto “Economia circolare 2020”, con lo scopo di far aumentare le competenze delle camere di commercio su questo tema e organizzare momenti di formazione e sensibilizzazione per le imprese siciliane.
La Camera di Commercio di Messina si è impegnata con progetti per il territorio.
A proposito dell’intraprendenza meridionale e di economia circolare merita di essere citata l”Irretec Italia” fondata, nel 1974, a Capo D’Orlando (Me), che nel settore dell’irrigazione goccia a goccia è la quarta protagonista mondiale.
Un’eccellenza meridionale che offre soluzioni complete per l’irrigazione riducendone gli sprechi.
Un modello virtuoso di imprenditoria del sud che, a livello mondiale, offre da sempre soluzioni altamente tecnologiche per ottimizzare le risorse ambientali e i processi produttivi garantendo livelli di eccellenza.
Quale sarà il futuro post Covid?
Partendo dalle realtà imprenditoriali già esistenti e con la preparazione di buoni progetti che devono vedere collaborare istituzioni, atenei e comunità, il futuro sarà delle imprese del Sud tra rigenerazione ed ecosostenibilità.
Antonella Cirese