Il grande valore della scrittura e della lettura
Solitamente il Poeta con i suoi versi tenta di descrivere il suo mondo interiore fatto di emozioni, sentimenti, sensazioni e idee. Solitamente egli nelle sue poesie esprime le gioie e i dolori dell’amore, i suoi affetti, le sue speranze e le sue illusioni, l’incanto e le meravigliose sensazioni derivanti dalla natura; ma infine, a volte incidentalmente altre più o meno volontariamente, egli rivela anche la sua idea di mondo e suggerisce più o meno esplicitamente gli eventuali rimedi per ciò che in esso non funziona. Infatti, quando il Poeta tenta di esprimere la propria interiorità, inevitabilmente descrive anche il mondo esterno e i suoi rapporti con esso e con i propri simili. Magari cercando di individuare gli aspetti poetici della realtà, anche quando quella umana tanto poetica non è. Questo non per nascondere quest’ultima realtà, ma per dare anche un’impronta positiva e ottimista alla sua poesia e non soffermarsi soltanto sugli aspetti tragici e pesanti dell’esistenza; donando così il suo piccolo o grande contributo ai posteri per l’elevazione e la completezza della consapevolezza del genere umano.
La natura in sé è meravigliosa, così pure lo è potenzialmente la consapevolezza del genere umano in divenire. Anche se il bene e il male coesistono sia nella natura, quando questa scatena i suoi spaventosi elementi, che nell’uomo, quando egli manifesta il suo terribile lato oscuro, difficilmente il Poeta può distinguere e descrivere in modo manicheo tali realtà. E’ chiaro che in ogni persona esiste un lato migliore, quello inondato dalla luce, coltivato consapevolmente, che può e deve far sparire, magari gradualmente, il suo lato oscuro; così pure è assodato che la natura non è solo tempesta e caos ma anche cielo sereno e ordine. In fondo l’oscurità è soltanto mancanza di luce, un fenomeno negativo e inconsistente; la luce invece è materia composta da particelle di fotoni. Sta nelle leggi della fisica che un raggio di fotoni dissolve all’istante l’oscurità più profonda. Le stelle appena sorgono dissolvono all’istante il freddo buio cosmico, così pure la nostra consapevolezza opportunamente coltivata dev’essere la stella che dissipa la nostra parte oscura.
Scrivere in generale, in versi o in prosa, è anche sviluppare la consapevolezza e quindi l’amore universale, giacché quest’ultime sono intimamente legate. La consapevolezza e l’amore sono il segno distintivo della elevata condizione umana, il ponte tra la scimmia che fummo e l’uomo che ognuno di noi dovremmo diventare. Scrivere quindi è anche dissipare l’inconscio personale e quello collettivo grazie ai lettori; è anche creare le condizioni per lasciar sorgere l’anima individuale e pure quella collettiva per avvicinarci tutti a Dio. Chi legge, infatti, scorge l’anima del Poeta e dell’Autore, assimila i modi per accrescere possibilmente la propria e innesca un circolo virtuoso che si ingigantisce man mano che si espande.
Per questo sono sempre più convinto dell’enorme valore della scrittura, quella che scaturisce unicamente da un idoneo percorso spirituale, che rendendo più umano il Poeta e l’Autore, diventa servizio sociale: la scrittura d’impegno civico appunto, di ogni genere. Ovviamente, la scrittura che si pone unicamente al servizio della verità, qualsiasi tipo di verità, per finire con quella Universale.
Angelo Lo Verme