Green Pass, informazioni utili

E’ stato approvato il DPCM relativo al Green Pass.  Dal 28 giugno si potranno emettere le prime certificazioni verdi digitali che non serviranno solo per viaggiare

In questo articolo cerchiamo di fornire le notizie utili su come funzionerà dal 1° luglio per viaggiare in Europa senza test né quarantena.

Le “Certificazioni verdi digitali COVID-19”, oltre a rendere operativo nel nostro paese il Green Pass europeo, serviranno per gli spostamenti tra regioni (solo nel caso ci sia un peggioramento delle fasce di rischio che porterà a colori diversi dagli attuali bianco e giallo), per prendere parte ad eventi pubblici (feste, discoteche, cerimonie ed eventi sportivi) e per accedere alle strutture sanitarie assistenziali (RSA).

Cerchiamo di capirci di più partendo proprio da che cos’è il Green Pass?

Il “green pass” certifica almeno una di queste tre condizioni: l’avvenuta vaccinazione contro il coronavirus, la guarigione dall’infezione o la negatività al virus tramite tampone molecolare o antigenico. Vengono rilasciati gratuitamente dalle autorità nazionali e sono disponibili in formato digitale o cartaceo con un codice: per ognuna delle tre condizioni viene emesso un certificato distinto, con un suo codice QR.

A cosa serve il Green Pass? Esaminiamo le diverse opzioni.

Serve a spostarsi liberamente in Italia (solo nel caso qualche regione, provincia o comune dovesse tornare in fascia di rischio arancione o rossa, altrimenti lo spostamento rimane libero in fascia bianca o gialla) e in Europa (tra i 27 Paesi membri della UE e in Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera) tramite il collegamento con il Green Pass europeo; a partecipare a spettacoli, eventi sportivi, concerti, feste, cerimonie (come i matrimoni, comunioni o lauree) con più persone di quanto finora stabilito dalle norme attuali; ad entrare in discoteca se sarà varata effettivamente la riapertura a luglio; ma anche per andare a trovare gli anziani nelle RSA.

Non servirà invece come requisito di accesso per bar, ristoranti, negozi, centri commerciali e hotel.

Il Green Pass come si ottiene?

Ci sono più formule. Le certificazioni possono essere scaricate online in diversi modi: tramite il sito web della Piattaforma nazionale-DGC (già attivo), autenticandosi con il proprio SPID oppure tramite il numero di tessera sanitaria e l’authcode, un codice che verrà inviato a tutti i vaccinati Covid-19; il fascicolo sanitario elettronico; le app Immuni e quella IO (quella per il Cashback, per intenderci, con procedura semplificata rispetto ad Immuni).

E chi fosse impossibilitato o fosse poco tecnologico?

Per chi invece non disponga di strumenti digitali (computer o smartphone) rimane la possibilità di rivolgersi al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia per il recupero e la stampa del proprio certificato. Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate saranno rese disponibili entro il 28 giugno.

Cosa fare se non si riesce a scaricare il Green Pass? Chi può aiutarci?

Per l’assistenza tecnica c’è un call center attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20, al numero 800 91 24 91. In alternativa si può inviare una mail a cittadini@dgc.gov.it. Per informazioni su aspetti sanitari il numero di pubblica utilità è 1500, attivo tutti i giorni 24 ore su 24.

Il Green Pass è a pagamento?

La certificazione verde è gratuita per tutti. Tranne alcuni casi. Resta a pagamento solo una delle tre condizioni per ottenerlo, ovvero il tampone antigenico o molecolare, anche se ci sono luoghi per ottenere il tampone gratuito (come le postazioni della Croce Rossa davanti alle 11 principali stazioni ferroviarie italiane) e alcune regioni hanno deciso di coprire i costi di chi si fa il tampone per andare a trovare parenti anziani nelle Rsa.

In che lingua viene emesso il Green Pass?

Il certificato sarà emesso in doppia lingua, italiano e inglese, proprio per permetterci di viaggiare.

Da quando è attivo il Green Pass?

Il Green Pass nazionale è già attivo nella forma temporanea, utilizzando le certificazioni rilasciate da hub vaccinali, Asl, medici o farmacie, che fino al 30 giugno 2021 avranno la stessa validità della Certificazione verde Covid-19. La nuova modalità unica di rilascio attraverso  il sistema informatico  è entrata invece il vigore dal 17 giugno tramite il sito web della Piattaforma nazionale-DGC. Il Green Pass europeo invece sarà valido a partire dal 1° luglio.

Quanto dura il Green Pass?  Facciamo ora chiarezza sui tempi

A seconda di quale condizione si attiva per ottenerlo, varia la validità. Per i vaccinati e per quanto riguarda il Green pass nazionale (quello europeo ha regole leggermente differenti in questo caso), il certificato è valido dal 15° giorno successivo alla prima dose di un vaccino riconosciuto dall’Aifa – Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson&Johnson – e per 9 mesi dalla data della seconda dose (quindi con durate leggermente più lunghi per i vaccini con il richiamo a più lunga distanza). Dura invece 6 mesi dalla guarigione in caso di infezione da Covid, e 48 ore nel caso di un tampone antigenico o molecolare risultato negativo.

Il Green Pass potrà essere revocato? Esaminiamo i casi

Sì, in caso di infezione da coronavirus. La positività verrà inserita nella banca dati del cittadino e dunque il sistema informatico bloccherà il rilascio del pass o annullerà la validità del Qr code già rilasciato fino a comprovata guarigione. Lo stesso avviene alla scadenza della validità del pass.

Se ancora non fosse tutto chiaro dove posso trovare maggiori informazioni?

Maggiori informazioni si possono troavre sul sito web della Piattaforma nazionale-DGC che contiene anche una sezione FAQ.

                       Paola Copertino