Zoomafia: i dati piemontesi
Sono stati diffusi dalla LAV i dati del Rapporto Zoomafia 2021 relativi al Piemonte. La prima cosa che emerge è che si registra un dato regionale in controtendenza rispetto a quello nazionale che riflette una flessione dei reati accertati del -3% ritenuta una conseguenza dell’emergenza e del relativo periodo di chiusura. In Piemonte abbiamo, invece, un aumento del +4% delle denunce, segno che le attività di denuncia non sono mancate, nonostante il periodo funesto, mentre la diminuzione del numero degli indagati è in linea con la tendenza nazionale.

L’analisi della situazione piemontese si basa sui dati forniti da 8 Procure Ordinarie su 9 (non ha risposto la Procura di Vercelli). Per quanto riguarda l’ambito territoriale delle Procure che hanno risposto questa è la situazione:
Alessandria: in totale nel 2020 sono stati registrati 54 procedimenti con 25 indagati. Rispetto al 2019, i procedimenti sono diminuiti del -18%, passando da 66 a 54, mentre il numero degli indagati è diminuito di poco meno del -4%, passando da 26 a 25.
Asti: in totale nel 2020 sono stati registrati 52 procedimenti con 26 indagati. Rispetto al 2019, i procedimenti sono diminuiti del -12%, passando da 59 a 52, e il numero degli indagati del -10%, passando da 29 a 26.
Biella: in totale nel 2020 sono stati registrati 40 procedimenti con 16 indagati. Rispetto al 2019, i procedimenti sono aumentati del +74%, passando da 23 a 40, mentre il numero degli indagati è rimasto invariato, 16.
Cuneo: in totale nel 2020 sono stati registrati 84 procedimenti con 24 indagati. Rispetto al 2019, i procedimenti sono aumentati del +15%, passando da 73 a 84, mentre il numero degli indagati è aumentato del +9% passando, da 22 a 24.
Ivrea: in totale nel 2020 sono stati registrati 82 procedimenti con 29 indagati. Rispetto al 2019, i procedimenti sono aumentati del +12% passando da 73 a 82, mentre il numero degli indagati è diminuito del -29%, passando da 41 a 29.
Novara: in totale nel 2020 sono stati registrati 32 procedimenti con 14 indagati. Rispetto al 2019, i procedimenti sono aumentati del +14%, passando da 28 a 32, mentre il numero degli indagati è diminuito del -22% passando, da 18 a 14.
Torino: in totale nel 2020 sono stati registrati 157 procedimenti con 72 indagati. Rispetto al 2019, i fascicoli sono diminuiti del -2%, passando da 160 a 157, e gli indagati aumentati del +1% circa, passando da 71 a 72.
Verbania: in totale nel 2020 sono stati registrati 29 procedimenti con 23 indagati. Non sono disponibili i dati relativi al 2019 per un confronto.

Nel 2020, come dato reale, nell’ambito territoriale di 7 Procure piemontesi su 9 che hanno fornito dati sia per il 2019 che per il 2020, rispetto al 2019, c’è stato un aumento del +4% dei procedimenti penali per reati a danno di animali, e una diminuzione del -8% del numero degli indagati.
Proiettando la media dei dati pervenuti su scala regionale (sottolineiamo che si tratta di una proiezione e non di dato reale, e come tale suscettibile di imprecisioni) si può stabilire che nel 2020 nella regione sono stati registrati circa 585 fascicoli (circa il 6,32% di quelli nazionali), con un tasso di 13,31 procedimenti ogni 100.000 abitanti; e circa 250 indagati (circa il 4,73% di quelli nazionali), con un tasso di 5,69 indagati ogni 100.000 abitanti. È opportuno precisare che i dati analizzati sono relativi a tutti i reati a danno di animali, anche a quelli comuni, ovvero commessi da singoli e non solo a quelli attribuibili a gruppi organizzati.
In Piemonte nel corso degli anni sono stati registrati diversi reati riconducibili a gruppi organizzati, come il traffico di cuccioli, i combattimenti tra animali, il traffico di fauna selvatica ed esotica, le scommesse clandestine. Ricordiamo che nel mese di maggio 2020, nell’ambito dell’operazione ‘Mani in pasta’, inchiesta che ha fatto luce sull’ascesa criminale di alcuni esponenti della famiglia mafiosa Fontana in seno a Cosa nostra, tra le varie attività delittuose, per la parte che ha interessato i destinatari dei provvedimenti restrittivi in provincia di Torino, compariva anche il condizionamento di gare ippiche presso alcuni ippodromi situati in altre regioni”. Si legge nella Relazione della DIA: “Nel contesto è stata eseguita n. 1 misura restrittiva nei confronti di un palermitano domiciliato a Torino presso la convivente, indagato per associazione di tipo mafioso, estorsione e violenza privata, nonché a carico di n. 3 fantini domiciliati in provincia, accusati di truffa aggravata dal metodo mafioso”. (Relazione del Ministero dell’Interno al Parlamento sull’attività svolta e risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia, gennaio – giugno 2020).
Ciro Troiano