Rubrica Oltre il recinto – Risurrezione

La morte è l’ultima superstizione.
Il velo si dissolve
e una sola presenza anima ogni cosa:
Il corpo trasparente non pone più ostacoli
al passaggio del divino.

Niente più divisioni.
Vita, morte, spazio, tempo.
E’ sempre la stessa identica vibrazione
che guarisce le malattie,
guarisce la morte
e rende ogni cosa
un solo unico fenomeno.
Le cellule ritrovano la loro luce.
” Il corpo diventa ogni cosa,
ogni persona, ogni movimento.
Pur restando se stesso.

Non c’è più bisogno di spiegare.
Si è vivi.
E si è in contatto.

Non c’è più bisogno di sognare.
Si vede.
E ci si abbandona.

La realtà nuda è eterna.

Non si tratta di riparare
i vecchi giocattoli
né di ricucire i vecchi abiti.

Si deve uscir fuori,
e farsi avvolgere dal divino.

Si scopre la luce in ogni cosa.
Risplende la bellezza,
la divina bellezza,
la nostra bellezza.

Nessun mistero.

Nessuna mistica.

E’ un oceano
di luce fisica,
concreta e palpabile.
E’ intimità.
Ed è risurrezione.

Salvatore Porcelli