Yolo economy, lavoro “libero” per inseguire i sogni

Dagli Stati Uniti arriva il fenomeno “Yolo economy”, l’economia del “si vive una volta sola”

La pandemia e i relativi lockdown hanno costretto allo stop e a prendere atto delle basi instabili del sistema economico sociale.
Molti, specie tra i Millennials (26-41 anni) e gli under 25, la cosiddetta generazione Z, decidono di dare spazio alle proprie aspirazioni personali e tornare ad una vita che dia la giusta considerazione alla dignità umana, anche lasciando la sicurezza del “posto fisso”.

Chi ha progetti imprenditoriali deve avere la libertà di realizzarli.
La fantasia e l’inventiva sono una peculiarità dei nostri territori e non a caso, nonostante la pandemia, il 70 per cento delle startup ha continuato ad assumere nel corso del 2020, e quattro aziende su cinque prevedono di aumentare il proprio organico nel prossimo futuro.

Il Recovery Plan ha previsto interventi a sostegno dell’iniziativa individuale, soprattutto a favore delle donne e dei giovani: 400 milioni sono destinati all’imprenditorialità femminile, e una parte degli 1,8 miliardi- destinati ad aumentare la competitività delle imprese turistiche- sono indirizzati a stimolare la creazione di nuove imprese da parte di chi ha meno di 35 anni, questo è scritto nel piano.

La poltica dei sussidi va sostituita con la politica della formazione, della creazione di strumenti che consentono di mantenere il lavoro e di aprire attività imprenditoriali a chi ha questa aspirazione.

Accanto alla formazione sono necessarie le relative riforme quali detassazione e sburocratizzazione cosi davvero ognuno sarà libero di scegliere il lavoro più consono alle sue caratteristiche ed esigenze personali.

Antonella Cirese