Traslocare può essere fonte di stress

Può essere profondamente destabilizzante, ma anche molto eccitante, trasferirsi in una nuova casa. Cambiare casa costituisce uno degli eventi naturali ed inevitabili di un individuo. Non tutti sanno che dopo un lutto o una separazione, in ordine di importanza, si tratta del terzo evento più traumatico per ogni persona.

Lo stress riguarda, e può sembrare strano o assurdo, anche chi sta cambiando casa per trasferirsi in un posto migliore, in una abitazione più ampia o addirittura chi sta realizzando il proprio sogno. Per molti il trasloco costituisce un evento che determina una sofferenza psicologica anche grave che può condurre stati depressivi e ansia.

Il trasloco come ogni cambiamento può portare con sè conseguenze positive o negative, per questo sono fondamentali le risorse che abbiamo a disposizione per affrontare gli iniziali momenti di incertezza, smarrimento e risolvere eventuali problemi. Ma non basta ci vuole anche il sostegno esterno, l’indipendenza economica e la capacità di gestirsi in autonomia. Lo stress quindi indotto dagli aspetti pratici e contingenti. Per racchiudere una casa che spesso rappresenta la vita intera in qualche scatolone c’è bisogno di tempo, energia, forza fisica e tanta volontà. Indubbiamente serve anche programmazione, pianificazione, ma anche sostegno

Ogni tipologia di cambiamento, dal trasferimento dalla casa con cui si è vissuti con i genitori a una nuova scelta per motivi di lavoro, dal vivere da soli ad una vita in coppia, da un trasferimento di tutta la famiglia a una nuova destinazione, ha fattori di stress più o meno rilevanti. Gestire però nel modo ottimale questo cambiamento può portare a risultati positivi: aumentare l’autostima, avere più fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Un passaggio quindi fondamentale per crescere e migliorarsi.

 Paola Copertino