Cittadini produttori di energia

In questi mesi di pandemia abbiamo imparato che il rinnovamento non è la manna che viene dal cielo ma quella che viene dal basso.

Cittadinanza partecipata significa cittadini soggetti attivi e non semplici spettatori delle scelte progettuali. Esempio concreto sono le comunità energetiche dove i cittadini sono consumatori ma anche produttori.

Il Sud è protagonista di questo attivismo civico infatti la rivoluzione energetica è partita dalla periferia est di Napoli e precisamente nel quartiere di San Giovanni Teduccio dove 40 famiglie hanno realizzato il proprio impianto che consentirà loro di azzerare i costi in bolletta e di vendere in rete l’eccedenza di energia prodotta.

La nascita di questa comunità energetica è stata possibile grazie ad un investimento di circa 100mila euro, finanziato da Fondazione con il Sud, promosso da Legambiente e dalla comunità locale.

Ruolo fondamentale è stato svolto dalla Fondazione Famiglia di Maria che nell’ottocento era un orfanotrofio gestito da suore e ora è un’istituzione educativa laica che collabora con i servizi sociali del comune per il diritto all’istruzione e sul cui tetto è stato installato l’impianto fotovoltaico.

L’economia civile non è un sogno ma una realtà concreta che deve partire dal territorio e vedere protagonista tutta la comunità locale.

Perchè questo accada è necessario non solo informare i cittadini dell’esistenza di queste nuove opportunità facilitando anche l’accesso ai crediti ma far si che le risorse del PNRR in tema di comunità energetiche vengano utilizzati bene negli obiettivi a medio e lungo termine per consentire la realizzazione di tali comunità nei territori.

Antonella Cirese