Mingo: Dopo l’addio a Striscia faccio l’attore

Volto storico del celebre Tg satirico di Antonio Ricci, Domenico De Pasquale al secolo Mingo, costituiva con Fabio De Nunzio il duo di “inviati speciali” nel fortunato programma di Canale 5. Dopo l’inaspettato addio a Striscia la Notizia nel 2015, l’ex inviato pugliese ha ripreso a dedicarsi alla recitazione, la sua innata passione.

𝐈𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐩𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚, 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐫𝐭𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞?

Ho sempre fatto l’attore! Oggi do più spazio al teatro e al cinema perché ho più tempo, sono più libero. Prima potevo dedicarmi a progetti meno importanti e più di nicchia. La televisione mi impegnava 24 ore su 24, mi era impossibile poter conciliare le due cose.

𝐈𝐥 𝐂𝐎𝐕𝐈𝐃 𝐡𝐚 𝐩𝐞𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐞, 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐢 𝐩𝐚𝐥𝐜𝐡𝐢 𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐥𝐚𝐭𝐞𝐞. 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐥’𝐡𝐚𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐬𝐮𝐭𝐚?

È un problema per tutti gli artisti, si inizia a vedere la luce ma la preoccupazione c’è sempre.

Quando è scoppiato il COVID ero in teatro con un famoso gruppo, l’Anonima GR.
Avevamo messo su uno spettacolo molto divertente, eravamo in scena al teatro Forma di Bari con una tournée lunghissima, che abbiamo dovuto necessariamente interrompere. Lo abbiamo poi ripreso la scorsa estate, ma lo spettacolo avrebbe potuto avere una vita più lunga.

𝐑𝐞𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐡𝐚𝐢 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐩𝐨𝐭 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐜𝐢𝐧𝐞𝐦𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐚𝐮𝐭𝐢𝐬𝐦𝐨. 𝐂𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐞𝐯𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢?

Lo spot è stato girato prima del COVID. Interpretavo Pin un uomo cinquantenne colpito da una forma di autismo molto severa, nonostante il delicato tema sociale era ironico e divertente. Ha avuto un grandissimo successo. Al pubblico è piaciuto così tanto che c’è oggi la volontà di girare un film internazionale con lo stesso personaggio.

Considera che per preparare il personaggio, ci ho impiegato sei mesi. L’associazione “Vinci con noi” mi ha permesso di conoscere da vicino questa realtà, per poter sensibilizzare il pubblico e colpirlo dritto al cuore.

𝐒𝐭𝐚𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨. 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐩𝐮𝐨𝐢 𝐬𝐯𝐞𝐥𝐚𝐫𝐜𝐢 𝐢𝐧 𝐚𝐧𝐭𝐞𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚?

L’Opera di Roma mi ha affidato la regia della Traviata. Avevano bisogno di contaminazione per rivolgersi ad un pubblico diverso, non abituato a spettacoli classici. Ho voluto dare un taglio moderno, rinnovato, contemporaneo… ho reso quest’opera social! Tutti i personaggi chatteranno e interagiranno sul web con i vari social network. Ho girato anche lo spot, in cui parlo con Giuseppe Verdi! Lo spettacolo era programmato per il 28 agosto ad Ostia, ma per motivi logistici legati alla pandemia è stato posticipato all’inverno.

𝐀 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢, 𝐞 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢, 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 “𝐌𝐢𝐧𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐢𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐥𝐚 𝐍𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚”. 𝐓𝐢 𝐩𝐞𝐬𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐞𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐨𝐫𝐠𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨?

È per me motivo di grande orgoglio. Ho amato il mio lavoro, l’ho fatto per diciannove anni, forse un po’ tanto.. Al di là delle cose che poi accadono nella vita, avevo voglia di cambiare per poter fare altre cose. Credo che rinnovarsi e trovare strade nuove sia importante per chi fa spettacolo, così come per tutti gli altri mestieri. Quando subentra la consuetudine poi c’è la noia, quindi c’è necessità di nuova energia, positiva e propositiva.

Vincenzo De Marino