Per mantenere giovane il cervello è importante camminare
Fa bene al corpo perché lo mantiene in forma, ma, dopo i cinquant’anni, svolgere un’attività fisica quotidiana di tipo aerobico come la corsa, la camminata a passo veloce, è un’abitudine salutare anche per il cervello perché aiuta la memoria e la capacità di ragionamento a restare sempre vive e in movimento.
A rivelare queste utili informazioni è lo studio condotto dagli esperti della University of Texas, negli Stati Uniti. Alla base dello studio l’osservazione di salute, memoria e capacità di ragionamento di un gruppo di cinquanta persone di età compresa fra i 55 e gli 80 anni. I soggetti in questione avevano lievi sintomi di decadimento cognitivo che consistevano in problemi di memoria e di prontezza mentale.
Un esame al cervello e la risonanza magnetica sono stati gli esami a cui sono stati sottoposti, dopo aver inoltre risposto a test preparati per l’occasione.
La prova è continuata poi con la divisione in due gruppi: i pazienti del primo gruppo dovevano seguire per un anno, tre volte alla settimana un programma di esercizi aerobici moderati, tipo camminata all’aperto; gli altri invece erano impegnati in esercizi a corpo libero da effettuare in casa o palestra.
Gli esperti, a fine studio, hanno nuovamente ripetuto tutti i test eseguiti ad inizio percorso; hanno così scoperto che coloro i quali avevano passeggiato e camminato a passo sostenuto mostravano una minore rigidità dei vasi sanguigni che passano per il collo e maggior sangue per quanto riguarda l’irrorazione del cervello. Questo portava indubbiamente benefici per quanto concerne le prestazioni della mente.
D’altro canto, invece, nelle persone che avevano seguito solo l’altro programma di esercizio fisico non erano stati riscontrati benefici.
Approfittando quindi delle belle giornate autunnali, quindi non fa male fare una passeggiata a passo veloce.
Paola Copertino