Il Premio Paganini a Giuseppe Gibboni

Dopo 24 anni torna ad un violinista italiano, Giuseppe Gibboni, il Premio Paganini, disputato a Genova. Il giovane violinista, unico italiano a partecipare, ha sbaragliato gli altri 27 concorrenti imponendosi per le sue abilità superiori. Egli è il quarto italiano a vincere il prestigioso premio che apre le porte alla carriera internazionale di alto livello. Prima di lui i noti Salvatore Accardo, Massimo Quarta e Giovanni Angeleri.

Il Concorso Internazionale di Violino “Premio Paganini” è stato creato nel 1954 per realizzare una competizione violinistica a livello internazionale che desse grande prestigio a Genova e al suo figlio illustre e permettesse di scoprire nuovi giovani talenti. Il Premio è ben presto diventato per la città un evento di richiamo internazionale. Dalla sua fondazione il Concorso ha laureato artisti importanti, tra i quali, Gyorgy Pauk, Gérard Poulet, Salvatore Accardo, Gidon Kremer, Ilya Grubert e, in tempi più recenti, Massimo Quarta, Giovanni Angeleri, Leonidas Kavakos, Ilya Gringolts e Sayaka Shoji, rappresentando di fatto un ottimo trampolino di lancio per le loro carriere artistiche. L’edizione 2021 ha visto vincitore il giovanissimo Giuseppe Gibboni, campano, proveniente da una famiglia di musicisti. La Giuria composta da altisonanti nomi del concertismo mondiale ha visto la partecipazione dei maestri Pietro Borgonovo, Pierangelo Conte, Francesca Dego per l’Italia; e dall’estero Stephanie Golney, Sergej Krilov, Aiman Mussakhajeyeva, Cristoph Poppen, Jakob Soelberg, Pavel Vernikov.

La Giuria ha ritenuto affidare al novello Paganini anche tre dei cinque  Premi Speciali.

Giuseppe Gibboni ha 20 anni e suona il violino da quando di anni ne aveva solo tre. Un talento nato per gioco in una famiglia di artisti di Campagna in provincia di Salerno: il padre Daniele è violinista, la madre Gerardina Letteriello è pianista, le sorelle gemelle Annastella e Donatella sono violiniste. Oggi solo i genitori vivono stabilmente a Campagna poichè Giuseppe studia a Salisburgo al Mozarteum, Annastella insegna al Conservatorio di Trento e Donatella vive a Lugano dove segue un master di perfezionamento con il maestro Berman.

La sua vita è stata sempre incentrata sulla musica, poichè era elemento naturale in casa e si studiava con naturalezza. La musica ha rappresentato tutto per lui, passione, hobby e lavoro.

Il giovanissimo artista ha studiato all’Accademia “Lorenzo Perosi” di Biella sin da quando aveva 15 anni, dedicandosi anima e corpo al violino con il Maestro Pavel Berman con cui si è diplomato in Viruositè lo scorso giugno. Inoltre ha studiato anche con il Maestro Salvatore Accardo all’Accademia Walter Stauffer di Cremona.

Agli studi musicali ha affiancato quelli classici del liceo, sacrificando tutto il suo tempo, studiando fino a notte inoltrata per la scuola per non sottrarre ore preziose  al violino.

Il musicista è come un atleta, non può perdere mai un giorno di allenamento altrimenti vanifica tutto il lavoro svolto e così Giuseppe Gibboni non salta mai le sue ore di studio e di prove.

La dedizione totale di questo splendido musicista va colta e promossa con più ampio respiro perchè sia da esempio per giovani che invece la vita se la passano da spettatori abulici e passivi come la cronaca quotidianamente ci riporta. Molti musicisti hanno sollevato una protesta mediatica imponendo alle testate giornalistiche nazionali di carta stampata e video l’attenzione all’evento. Infatti del Premio Paganini e del suo vincitore a distanza di giorni non si era vista alcuna notizia mentre quando vi sono vittorie sportive  si è sempre pronti nella notizia e orgogliosi della bandiera nazionale. Per fortuna dopo tanto rumore la notizia è salita a più alti onori della cronaca mettendo in luce le capacità elevatissime di Giuseppe Gibboni e l’importanza di tale traguardo per l’Italia intera.

Attenderemo con ansia una sua esecuzione dal vivo con le nostre orchestre nazionali per godere di tanta arte sublime.

Annalisa Andriani