Campagna Lav #bastabotti

“Non ci sono soltanto gli infortunati che affollano i pronto soccorso e gli animali domestici spaventati, tra le vittime dei botti di Capodanno: petardi e fuochi d’artificio fanno decisamente male all’ambiente, in particolare alla qualità dell’aria che respiriamo”. È quanto sostiene l’Arpac, Agenzia Ambientale della Campania, in una nota riportata da Adnkronos. L’agenzia pone all’attenzione dei cittadini un grafico dei valori di concentrazioni di polveri sottili rilevati nella notte dello scorso Capodanno dalla stazione di monitoraggio situata presso il Museo archeologico nazionale di Napoli: un impressionante picco registrato nelle prime ore del 2021, in coincidenza con l’esplosione dei botti di fine anno. “Evitare l’utilizzo di articoli pirotecnici di ogni tipo, a partire ovviamente da quelli illegali – spiega il direttore generale dell’Arpac Stefano Sorvino – non soltanto rende le festività natalizie e il Capodanno più sicuri, ma contribuisce anche a evitare un fenomeno di inquinamento atmosferico che può protrarsi per diversi giorni se le condizioni meteorologiche risultano sfavorevoli al ricambio e al rimescolamento dell’aria.

In una nota la LAV sostiene che “Sono sempre di più i Comuni che emanano ordinanze anti-botti, a testimonianza di una crescente sensibilità e consapevolezza circa i gravissimi danni che possono causare a persone, animali e ambiente, ma tali provvedimenti sono spesso tardivi e inefficaci dal punto di vista giuridico, oltre a non essere seguiti dai necessari controlli per verificarne l’applicazione. Ecco perché chiediamo l’approvazione di regolamenti comunali validi tutto l’anno e rinnoviamo a governo e parlamento la richiesta di una legge nazionale di divieto”. 

Cosa fare per proteggere gli animali dal terrore dei botti? Sul sito della LAV sono disponibili i consigli dell’associazione, mentre la Repubblica ha pubblicato un video con le 10 regole da seguire.

“Il primo giorno del nuovo anno è caratterizzato da un vero e proprio bollettino di guerra che, oltre a riportare l’elenco di coloro che sono rimasti feriti dopo aver maneggiato o essere stati colpiti da petardi, elenca moltissimi casi di cani e gatti fuggiti per il terrore e smarriti, feriti o morti perché urtati dalle auto. Non solo: sono numerosi anche gli animali selvatici che, vagando disorientati, vengono investiti, muoiono di infarto per il terrore o si schiantano contro alberi, muri o cavi elettrici, come accaduto lo scorso anno a Roma” – continua il comunicato LAV. “Svegliati improvvisamente da esplosioni deflagranti e da lampi di luce mentre il cielo letteralmente esplode sopra di loro, costituisce un insieme di eventi incomprensibili per gli animali selvatici, che vengono presi dal panico e, per questo, mettono immediatamente in atto i comportamenti tipici delle loro specie, tutti accomunati da un fattore determinante per la loro sopravvivenza: fuggire da quella situazione per mettersi in salvo”.

Ciro Troiano