La transizione ecologica tra gas e nucleare
Nel mentre il Governo dei migliori così definito dal Matteo Renzi lavora alacremente nell’interesse degli italiani, il banchiere Mario Draghi porta avanti il programma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza meglio conosciuto come PNRR.
Già. La resilienza che significa e perché figura nell’acronimo? Etimologicamente il termine significa “capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. In psicologia, la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà”.
Che coincidenza data l’attualità. Entriamo velocemente nel merito della transizione ecologica. La narrazione ci dice che il pianeta è in piena crisi ambientale, che il nostro modello di consumo non è più sostenibile. Occorre cambiare passo.
Ci hanno “educato” in una società del libero consumo, dell’interminabile abbondanza, della liberà e della democrazia, dello stato di diritto in contrapposizione al socialismo dove i popoli morivano di fame. Ricorderete.
Oggi il cambio di passo è voluto e diretto da coloro i quali prima ci hanno appunto “educato” al consumo frenetico ed ora sono seriamente preoccupati del pianeta. Sono commosso.
Il Green Deal Europeo però fa acqua da tutte le parti e la commissione europea corre ai ripari. Le famiglie e le imprese tra alcune settimane si troveranno in bolletta enormi aumenti del gas e dell’energia elettrica, ma pare nessuno se ne accorga. Per affrontare al meglio il caro bollette la commissione europea vuole legittimare come sostenibile la fissione nucleare e il gas naturale definendole tecnologie sostenibili.
Quindi il nucleare ora diventa ecologico e sicuro, mentre in Puglia, precisamente il parco nazionale dell’alta murgia, è stato localizzato come il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Va tutto bene, nessun politico regionale protesta.
In subbuglio vi sono molti paesi europei in primis la Germania che molto dipende dal gas proveniente dalla Russia. Ma forse il motivo della transizione ecologica è proprio la Russia. Appare in prima istanza che la legittimazione del nucleare sia una nascosta sanzione nei confronti della Russia da cui l’Occidente vuole smarcarsi definitivamente per indebolirla.
Ma le contradizioni in seno ai paesi europei sono sempre più evidenti. In Italia il Ministro Cingolani riferisce che può essere possibile un nuovo referendum che legittimi le centrali nucleari di nuova generazione. Ma non basta un semplice DPCM? Ovvio che le principali testate giornalistiche lo sosterranno.
Angelo Garofoli