Coldiretti Puglia insegna come “riutilizzare i rifiuti”
Utilizzando scarti alimentari è possibile fare compost fai da te per concimare orti e giardini. Parola di Coldiretti Puglia.
Secondo i dati ISPRA, solo nel 2020, in Puglia sono stati prodotti 2841 kg di rifiuti urbani per ogni abitante. Attraverso una serie di piccoli accorgimenti è possibile disfarsi dei rifiuti alimentari, secondo Coldiretti Puglia, ricavandone del concime da poter riutilizzare per la coltivazione di piante e fiori. Funzionale sia per le piante sui terrazzi che per i giardini, è possibile utilizzare gli scarti alimentari o delle lavorazioni dell’orto per produrre dell’ottimo concime.
La compostiera è lo strumento adatto. Si può impiegare un contenitore in plastica o in legno, con prese d’aria in modo da evitare fenomeni di putrescenza, o anche un semplice cumulo in giardino. In una compostiera si possono gettare tutti gli scarti organici con particolare preferenza verso quelli vegetali, limitando quelli d’origine animale.
Questi scarti saranno “aggrediti” da batteri compostatori che in presenza di ossigeno, tenderanno a degradare i rifiuti formando, in circa 6 mesi, un terriccio “appetitosissimo” per le nostre piante.
Per garantire la presenza di ossigeno è opportuno non gettare materiali plastici o di vetro o ancora di metallo nella compostiera. In caso contrario fenomeni di putrescenza causeranno l’emissione di cattivi odori e di gas climalteranti, come ad esempio il metano, come accade nelle discariche, dove la mescolanza di prodotti plastici e organici crea un mix davvero pericoloso per l’ambiente e la salute.
Dopo qualche mese (da 3 a 6), si otterrà un primo composto formato da materiale grossolano e una polvere simile a terriccio. Con un setaccio sarà possibile separare le due parti rimettendo i residui nella compostiera e cospargendo invece l’orto con il concime già pronto. Un pugno alla base di ogni pianta è il quantitativo perfetto.
Il compost può essere prodotto anche in vasi di terracotta, avendo cura di rigirare il contenuto più volte durante la settimana.
Scendiamo ora nel dettaglio ed esaminiamo la lista dei materiali da compostaggio:
• scarti di frutta e verdura
• fiori recisi e resti di piante
• pane e gusci d’uova
• qualche avanzo di carne, pesce, salumi e formaggi
• fondi di caffè e filtri del thè
• foglie e paglia
• segatura
• rami e scarti di falegnameria
• piccole quantità di bucce di agrumi
• piccole quantità di cenere
• tracce di piante resistenti alla degradazione (es. aghi di pino)
Diamo quindi una seconda vita ai materiali creando qualcosa di utile nell’ottica del “tutto si trasforma”.
Paola Copertino