La linea del Piave

Nei giorni passati il governo è andato sotto sulla questione del contante. Un emendamento che porta da 1000 euro a 2000 il tetto al suo uso ha compattato la destra e si è tornati a parlare di crisi di governo. Poi anche la questione del catasto ha aggravato il clima. Come mai? Dopo tutto da mille a duemila non è gran cosa e anche il catasto è una riforma da applicare tra alcuni anni… come mai sono considerati così importanti fino a far temere la caduta del governo?

L’idea di blindare tutti i soldi degli italiani nelle casse delle nostre banche in modo che non escano mai e non si possano usare se non con sistemi cibernetici è evidentemente più di una “semplificazione” della nostra vita escogitata per alleviarci dai rischi del pagamento in contanti ma è una specie di dottrina su cui fondare un futuro nel quale tutto debba passare attraverso la banca che andrebbe così a sostituire molte Istituzioni. Con i pagamenti sotto controllo si possono perseguire i nemici (come il caso dei russi residenti in Occidente rei di essere cittadini dello stato assalitore dell’Ucraina) di ogni genere come quelli che si fronteggiano nelle guerre, come anche gli evasori o corrotti o ritenuti tali fino a sentenza definitiva. Forse in un futuro non molto lontano le stesse banche potranno pensare di sostituirsi direttamente o indirettamente alle Istituzioni stesse nel decidere o suggerire (come peraltro già fanno) se sospendere un sistema come lo swift (o altri) per ragioni che però non sono oggi coerenti con il mestiere delle banche.. una dottrina cui alcuni banchieri devono credere  molto visto che non tollerano la stessa esistenza di gruppi politici che ancora difendono la libera determinazione individuale nella scelta del modo di pagamento e, quel che più conta, del modo di detenere i propri risparmi; cioè non tollerano che esistano persone che possono decidere se avere fiducia nelle banche o no, se avere fiducia nella maggioranza politica al potere o no, se avere fiducia nelle capacità della tecnologia utilizzata dalle banche cui si affidano i risparmi o no.

In questa ottica anche la determinazione del valore degli immobili è strategica: in Italia il valore fiscale della tua casa non è dato dal prezzo che prendi quando la vendi, ma da un oscuro algoritmo che lo determina e sul quale si calcolano le tasse che così divengono una patrimoniale…dopo che di tasse sulla stessa proprietà e sullo stesso cespite ne paghi già altre… la patrimoniale colpisce il frutto dei tuoi risparmi quasi fossero il risultato di un furto e ne diminuisce la entità anno dopo anno se da quegli immobili non trai una rendita che ti permetta di pagare quelle tasse patrimoniali che sono calcolate appunto, non sul reddito che ne ricavi ma sul suo ipotetico valore. Quindi si paga su valori che il più delle volte non hai!!

Naturalmente c’è moltissimo da dire ma è certo che entrambi questi provvedimenti, pur edulcorati con pretesti vari quanto tenui, violano diritti fondamentali della convivenza umana e i pilastri portanti della economia libera.

Certamente non tutta la destra è cosciente del ruolo che si è ritagliata in questa che è la difesa della persona umana in due dei cardini della espressione della sua personalità ma è certo che siamo vicini allo scontro tra una mentalità che vuole racchiudere tutta la società all’interno del perimetro delle banche e un’altra che è costretta dalle evidenze a difendere, come sul Piave, la nostra civiltà o perlomeno quel minimo di civiltà politica residuata dopo la mattanza di diritti fondamentali effettuata nel periodo covid.

Canio Trione