Selvaggia Lucarelli e la Dipendenza Affettiva “Diamo un nome alle cose per fare diagnosi”
I lati oscuri dell’amore, tra violenze e relazioni tossiche è lo spettacolo portato in scena al Teatro Kismet di Bari, dalla scrittrice, giornalista e e speaker radiofonica Selvaggia Lucarelli giovedì 10 marzo scorso, un appuntamento della rassegna ‘Viaggio in Italia’ a cura di Nicola Lagioia, presidente onorario di Teatri di Bari.
Un’esibizione molto intima, ispirata al suo podcast “Proprio a me” e realizzata in collaborazione con Chora Media, in cui la scrittrice ha raccontato “una malattia molto diffusa di cui non si sente mai parlare, che nasce come una grande passione amorosa e porta persone insospettabili, apparentemente molto forti e sicure di sé, a cadere in una spirale di autodistruzione che sembra inarrestabile: la dipendenza affettiva”.
L’autrice ha condiviso con il pubblico barese la sua storia di caduta e rinascita, e quella di persone che come lei sono state vittime di una dipendenza affettiva, che dopo aver toccato il fondo sono riuscite a riprendere in mano la propria esistenza.
“C’è una predisposizione dovuta ad una serie di circostanze sfortunate… come dico nel libro, credo sia una sorta di virus di cui si può essere portatori sani quando c’è un vuoto affettivo da colmare, e dall’altra parte si incontra una persona che crea l’innesco..” prosegue “Molta gente non conosceva il termine dipendenza affettiva. Io stessa quando la vivevo non la conoscevo, e pensavo di essere infelice.. non avevo capito invece di essere malata. Ho imparato a dare un nome alle cose. Se non sai il nome della malattia non sai nemmeno quale sia la diagnosi per poterla curare”.
Il prossimo appuntamento della rassegna “Viaggio in Italia” è previsto per martedì 12 aprile in cui sarà ospite la giornalista e autrice radiofonica Chiara Tagliaferri, autrice del podcast “Les Diaboliques” (realizzato in collaborazione con Storielibere).