I sette punti del PRESS, Progetto di rinascita ed evoluzione spirituale e sociale

PRESS è l’acronimo di “Progetto di Rinascita ed Evoluzione Spirituale e Sociale”. E’ anche il nome del “Partito della Rinascita e dell’Evoluzione Spirituale e Sociale” immaginato nel racconto fantascientifico, appunto, intitolato “Anno 3157” di cui il sottoscritto è l’Autore. I sette punti del PRESS costituiscono l’ambizioso programma politico di simile fantastico partito. E’ un programma certamente utopico, difficilmente realizzabile; non impossibile però, e semmai altamente improbabile. Ovviamente presuppone un cambiamento radicale della società e di conseguenza della politica che l’amministra e la governa attraverso rappresentanti democraticamente eletti, quantomeno in democrazia, che di quella società sono l’espressione. L’idea di fondo è che se la società è sana anche i suoi rappresentanti lo saranno; e di questa circolarità virtuosa ne godrebbe la politica stessa e dunque ancora la società e il singolo individuo in un magnifico circolo virtuoso.

  Il Maestro spirituale Osho diceva che l’unica vera rivoluzione è quella che accade dentro l’individuo. Nella storia ci sono state rivoluzioni e idee di sinistra, di centro, di destra, ma nessuna ha cambiato realmente in meglio la società. Questo perché il genere umano, specie quello più orientato verso il potere, si è evoluto poco interiormente. Invece, se nella popolazione ci fosse una tendenza all’evoluzione interiore, nella percentuale dei politici ci sarebbe una maggioranza di individui che si spenderebbe realmente per il bene della società piuttosto che per gli interessi specifici di una ristretta ma potente cerchia. Per ciò l’attuabilità del seguente programma politico-sociale presuppone innanzitutto l’aumento della percentuale di politici coscienti e coscienziosi. E’ il cane che si morde la coda? Probabile! Ecco elencati qui sotto i sette punti programmatici di “Anno 3157”.

Punto 1. Gli iscritti al PRESS sono esclusivamente quei cittadini che percepiscono la simbiosi tra Pianeta, Stati ed essi stessi, e quindi sviluppano spontaneamente e durevolmente sani principi ecologici, sociali e di pacifismo.

Punto 2. Gli Stati governati dal PRESS, con rettitudine e onore, devono intraprendere politiche energetiche ecosostenibili e quindi rinnovabili e pulite, e impedire lo sfruttamento indiscriminato delle risorse non rinnovabili del nostro Pianeta.” 

Punto 3. Gli Stati governati dal PRESS, con rettitudine e onore, devono attuare politiche economiche e sociali che agevolano la pratica dell’educazione interiore e la buona istruzione per tutti e garantiscono stabilmente il benessere, la distensione e la pace sociale e mondiale, avvalendosi di tutti i metodi scientifici conosciuti e ancora da conoscere di prevenzione del male.

Punto 4. Gli Stati governati dal PRESS realizzeranno il precedente punto nell’assoluta convinzione che cittadini civicamente e interiormente educati e soddisfatti determineranno società altrettanto sane e sagge, e che tutto questo innescherà uno straordinario circolo virtuoso che alimenterà sempre più il rispetto, la fiducia reciproca e la consapevolezza della simbiosi tra Stati e cittadini del mondo.

Punto 5. Gli Stati governati dal PRESS, con rettitudine e onore, per conseguire gli obiettivi dei precedenti punti, devono istituire in una prospettiva mondiale, programmi e sedi per lo sviluppo spensierato e maieutico del potenziale spirituale, intellettivo, artistico, creativo, etico e sportivo del giovane cittadino; doti che in età adulta gli consentiranno di svolgere un lavoro adeguato ai suoi talenti, alla sua formazione e alle competenze acquisite.

Punto 6. Gli Stati governati dal PRESS, con rettitudine e onore, devono garantire al cittadino il diritto al lavoro e un reddito dignitoso e nel contempo probamente meritocratico e un sufficiente tempo libero da dedicare alla famiglia, allo svago e alla crescita personale, affinché egli possa autorealizzarsi e conseguire il sacrosanto diritto alla propria felicità.

Punto 7. Ogni cittadino iscritto al PRESS deve svolgere il proprio lavoro e il suo ruolo sociale con onestà e serio impegno, organizzando la propria vita in modo che ogni sua singola azione non sgretoli le basi che garantiscono agli altri cittadini tutti i diritti di cui esso stesso gode.

Angelo Lo Verme