Migranti salvati dal mercato libero

I migranti, di qualunque provenienza siano, devono poter lavorare per mangiare. In Italia però, si sa, lavorare è vietato. Se vuoi farlo devi assolvere ad una serie precisa di obblighi amministrativi e burocratici; se io volessi, per esempio, delegare un ucraino a farmi da segretario devo chiedere all’immigrato di assolvere ad una serie di doveri, meramente burocratici, che portano via mesi e, solo dopo aver avuto una risposta positiva, potrà lavorare. Naturalmente questa trafila costa un fiume di soldi che il lavoratore deve possedere e erogare alle autorità italiane che asseriscono di volerlo aiutare.

È una evidente contraddizione, ma è così.

Come si sopravvive nel frattempo? O con elemosine statali a carico dei pochi contribuenti che ancora lavorano, oppure lavorando in nero. Oggi milioni di persone sopravvivono lavorando fidando in una stretta di mano (quello che una volta prima che il sindacato lo demonizzasse si chiamava libero mercato) e rischiando assieme al datore di lavoro le peggiori pene immaginabili. Quindi sono degli eroi? Certo e, come tutti gli eroi saranno glorificati solo dopo  morti o dopo che le sinistre e le loro politiche saranno pubblicamente riconosciute come contrarie agli interessi dei lavoratori…

Purtroppo la mondializzazione è finita e quindi vanno riaperte tutte le aziende italiane -centinaia di migliaia- che sono state chiuse negli ultimi decenni perché adesso serve sostituire le produzioni che venivano dall’estero fino all’altro giorno e che si è capito che è meglio produrre qui da noi. Inoltre molti che avevano delocalizzato stanno rimpatriando gli impianti e hanno bisogno di lavoratori per cominciare quanto meno ad addestrarli.

Si evidenzia così macroscopicamente il disastro umano e economico che la sbronza mondialista ha prodotto e la responsabilità delle classi dirigenti di sinistra e di destra che si sono fatte plagiare e comprare dalle multinazionali. Politica contro le piccole imprese che perdura ancora oggi e che ancora non viene contrastata efficacemente; anzi fino a che il governo sarà a trazione Draghi sarà priva della mentalità necessaria a rilanciare le imprese che veramente creano valore ed occupazione, cioè le piccole. Chi ricorda più le stupidaggini dell’industria 4 punto zero? Cioè di quel mondo di Bengodi nel quale le macchine sono le uniche che lavorano mentre tutti gli altri mangiano e bevono prodotti industriali che comprano con soldi stampati? Stupidaggini che abbiamo pagato a caro prezzo sotto forma di agevolazioni fiscali e aiuti diretti e che oggi si scopre dipendere da energia elettrica e fossile che rincara e forse si raziona? La necessaria inversione ad U ha bisogno anche di una solida base teorica su cui costruire le strategie necessarie; teoria che non c’è.

Nel frattempo le moltitudini degli sfollati sopravvivono lavorando in nero sperando di non essere beccati dalle autorità nazionali preposte ad aiutarli e… trattati come delinquenti. Ma si può?

Canio Trione