Bambini, animali e crimini viziosi

“Un’emergenza inquietante è rappresentata dall’abuso da parte di minori su minori, dall’utilizzo delle piattaforme del gioco virtuale, con i rischi dell’adescamento e della dipendenza; dalla disumana e infernale perversione nel coinvolgimento dei bambini nei rapporti sessuali con animali”. È l’allarme lanciato dal Report Annuale 2021 “Pedofilia e pedopornografia” dell’associazione Meter – I numeri di un “omicidio psicologico”, che rappresenta, da vent’anni, la concreta attività dell’Associazione Meter – animata da Don Fortunato Di Noto – nella tu­tela e nella protezione dei minori, in Italia e all’estero, contro ogni forma di abuso, con particolare attenzione alla pedofilia e alla pornografia minorile.

Sempre più spesso la cronaca ci restituisce fatti relativi ad abusi su bambini e animali, vittime di tremendi aguzzini. Nel mese di luglio del 2020 i carabinieri di Siena svelarono un giro criminale di video di bambini abusati sessualmente e torturati che portò alla denuncia di 25 persone, di cui 19 minorenni residenti in 13 province italiane, accusati di diffusione e detenzione di materiale pedo-pornografico ed istigazione a delinquere. Secondo quanto diffuso dagli investigatori i costi per la fruizione dei video erano diversi: per vedere video registrati si pagava di meno, mentre per assistere in diretta a sevizie che terminano con la morte del bambino si pagava molto di più. Immagini di puro orrore: esecuzioni, omicidi, smembramenti, atti sessuali compiuti in danno di animali, estrapolazioni di organi, castrazioni, pedopornografia a danno di bambini molto piccoli.

“Dal materiale rivenuto in rete e segnalato alle Polizie, in crescita la realizzazione di filmati pedopornografici con il coinvolgimento degli animali. In particolare, gli animali e nello specifico i cani, vengono utilizzati per compiere atti sessuali nei confronti dei minori. Spesso si tratta di materiale (foto e video) autoprodotto in ambito familiare, in cui le vittime (spesso neonati) vengono abusati per mezzo degli animali ed associate a pratiche sadiche, sottoposte a sevizie e a violenze indicibili finalizzate alla produzione di filmati pedopornografici”, si legge nel Report di Meter.

Le azioni di contrasto non sono semplici per diversi motivi, non ultimi la portata planetaria di questo crimini e il fatto che spesso i colossi del web si appellano alla tutela della privacy, rendendo difficoltose se non impossibili le indagini.

“Contrariamente al mondo animale – sostiene il Report, – l’essere umano sa essere perverso. Il perverso prova un tipo di piacere nel godimento che ricava attraverso la visione – nel caso specifico del cyber-pedofilo – delle immagini di bambini sulla rete Internet. Tale piacere particolare, che è giusto chiamare godimento, è quello che si prova nel rapporto con tutti gli oggetti, che lo rendono possibile. In questo rapporto particolare, non meraviglia incontrare la perversione nel godimento di vedere un soggetto/bambino ridotto ad oggetto”. Scenario perverso in cui la realtà supera l’immaginazione.

Ciro Troiano