Importante Convegno sui principali temi dell’Umanità “…e per proteggere la Vita“,  anche un grande appello da Bari per la Pace

Con il semplice e onnicomprensivo titolo “Simposio” (con il patrocinio del Circolo Unione di Bari, la Presidenza Nazionale dell’AMCI, Associazione Medici Cattolici Italiani, e quella della FEAMC – Federazione Europea Associazioni Medici Cattolici.  l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari,  l’Associazione Crocerossine d’Italia e la Città Metropolitana) c’è stato un vero e proprio evento, che vale comunque la pena di raccontare, vista la latenza dei grandi media, se si esclude la sempre attenta TeleNorba. Un successo che, peraltro, ha visto così tanto pubblico convenire da ogni parte, da riempire persino corridoio e salette comunicanti della pur ampissima “Sala delle Muse”; lo straordinario salone dello storico Circolo Unione (il più antico e prestigioso di Bari) e «degno di far concorrenza alla Sala Gialla di Palazzo Gangi». Così Franco Zeffirelli quando scelse Bari, nel 1987, per il suo film “Il giovane Toscanini” (con Liz Taylor e C.Thomas Howell) proprio perché vantava «uno dei teatri storici più belli del Mondo». Cioè quel Petruzzelli che, soprattutto grazie a Vittorio Sgarbi e al suo «com’era, dov’era», è ritornato al suo antico splendore, dopo l’incendio del ’91, e dunque ad essere un simbolo internazionale di Cultura, quasi in pendant con l’universalmente celeberrima Basilica di S. Nicola.

Tanto giusto per spiegare, nella circostanza, a chi non conosce bene “Bari e la sua terra” cosa sia questa Città: “Ombelico del Mondo” nel Medioevo, straordinaria “Porta ad Oriente” dell’Italia per come la reinventò l’immenso Araldo di Crollalanza e poi pure “Ponte di Pace tra Oriente ed Occidente”, per come la vollero Giulio Andreotti e papa Wojtyla quando, nel 1990, convocarono a Bari tutti i Capi delle Religioni del Mondo per cercare di evitare la guerra in Iraq. Altri tempi, altra politica… Ma soprattutto l’interrogativo, ora in sospeso, circa il perché, con una situazione ancor più drammatica come una guerra mondiale che può divenire nucleare, ancora nessuno abbia pensato a S. Nicola come unico ambasciatore di Pace che nemmeno Putin potrebbe rifiutarsi di ricevere.

Un rimando alla Storia, questo di cui ci scusiamo e facendo nostra la preoccupazione generale, ma non certo fuori contesto, anche perché coerente con i temi del sottotitolo e l’appello “a proteggere la Vita” con cui S. E. Rev.ma Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo Metropolita di Bari – Bitonto, ha concluso la sua colta e imperdibile lectio magistralis “Nel segno dell’Umanità”.

Da citare, per quanto accennato e implicito, il breve invito alla preghiera e a qualche iniziativa per la Pace che l’Associazione “Porta d’Oriente”, lì nella persona del Presidente Cettina Fazio Bonina, ha rinunciato a fare per lasciare più spazio agli interventi dei tanti ospiti illustri presenti. Molti giunti pure da parecchio lontano; dunque un nutrito parterre de rois, con esponenti di spicco della cultura e delle istituzioni, quello che ha affollato questo evento. Il saluto del Presidente del Circolo ospite, dr. Giacomo Tomasicchio, a precedere “le ragioni del Simposio” spiegate dalla prof.ssa Santa Fizzarotti Selvaggi, al tavolo dei relatori il prof. Filippo Boscia, il dr. Vincenzo De Filippis e padre Mariano Bubbico per la conduzione ineccepibile del dr. Renato Piccoli. Anche raffinati interventi musicali del m.° Francesco Schirò e della prof.ssa Adriana de Serio, lì con la sua strepitosa “Nuova Armonia Band”, una serata cui non è davvero mancato nulla e che non poteva né doveva passare sotto silenzio.

Enrico Tedeschi