Israele: nuove rivelazioni archeologiche
Continuano le scoperte archeologiche in Israele. Gli archeologi della Israel Antiquities Authority (IAA), che scavano a Horvat Assad, ad ovest del Mar di Galilea in Israele, hanno scoperto un vero e proprio insediamento agricolo di 2100 anni fa, definito una “capsula del tempo”, pieno di strumenti di ferro, monete, vasi di ceramica, recipienti di stoccaggio e dozzine di pesi da telaio misteriosamente rimasti posizionati con cura esattamente dove erano stati immagazzinati.

Il dottor Amani Abu-Hamid, direttore degli scavi, ha affermato in un comunicato stampa: “Siamo stati molto fortunati a scoprire una capsula del tempo, congelata nel tempo, in cui i reperti sono rimasti dove erano sono stati lasciati dagli occupanti del sito e sembra che se ne siano andati in fretta di fronte a un pericolo imminente, forse la minaccia di un attacco militare. I pesi del telaio per tessere erano ancora sullo scaffale, i barattoli di conservazione erano intatti”.
Ad una prima stima, i reperti trovati appaiono avere un valore notevole e costituiscono i primi resti del periodo ellenistico-asmoneo rinvenuti in quella zona, contribuendo a colmare alcune lacune nella conoscenza di questo periodo.
A Gerusalemme, invece, recenti scavi nel quartiere di Armon Hanatziv stanno facendo riapparire uno dei principali canali di rifornimento d’acqua della città antica: l’acquedotto di basso livello di 2000 anni che portava l’acqua al Monte del Tempio dalle Piscine di Salomone vicino a Betlemme, a 21 chilometri di distanza.
L’acquedotto è stato utilizzato fino al mandato britannico per essere poi messo in disuso con l’arrivo delle pompe elettriche. Secondo The Times of Israel, il tratto appena scoperto della linea d’acqua dell’era Asmonea – attualmente di circa 40 metri – sarà conservato e integrato in un parco di quartiere in collaborazione con il Comune di Gerusalemme e il Moriah Jerusalem Development Corporation.
“Un vero monumento storico della città”, così lo ha definito Yaakov Billig, archeologo della Israel Antiquities Authority, esperto di antichi acquedotti.
L’acquedotto di basso livello risale al 100 a.C. circa ed è stato utilizzato per i bisogni pubblici in particolare sul Monte del Tempio. “Rispetto a quello che c’era prima, è stata una rivoluzione”, ha detto Billig. In precedenza, i residenti di Gerusalemme “dovevano scendere fino alla sorgente e riportarla a casa”, oppure prendere l’acqua piovana incanalata dalle cisterne sotto la loro abitazione con il rischio di non poterlo fare fino alla successiva stagione delle piogge.
Ciro Troiano