Il mare è la loro casa
“Abbiamo salvato la vita di un granchio, in pratica!” Così uno dei ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa della Campagna “Il mare è la loro casa” pensata dalla LAV per sensibilizzare bambini e bambine, ma soprattutto le loro famiglie, a rispettare tutti gli animali del mare e che ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologia.

“Il mare è la loro casa” prevede una serie di festose e allegre incursioni di bambini sulle spiagge italiane che sono iniziate a Bari il 5 giugno, proseguite poi a Castiglione della Pescaia il 18 giugno. Oggi, invece, è il turno di Tropea, mentre il 17 luglio toccherà a Monopoli. Altre tappe sono in programmazione. L’intento è quello di diffondere la cultura del rispetto degli animali del mare, anche dei più piccoli come granchi, paguri e meduse, tra bambini e bambine e le loro famiglie. Molti Comuni italiani hanno aderito all’iniziativa e sono al fianco della LAV in questa avventura, tra cui Aglientu (SS), Andora (SV), Capaci (PA), Catania (CT), Cogoleto (GE), Fermo (FM), Parghelia (VV), Pisa (PI), Ricadi (VV), Venezia (VE), Vibo Valentia (VV), Zoagli (GE). Ha aderito inoltre Toscana Mini Crociere, che espleta un servizio di trasporto marittimo lungo la costa e le isole dell’arcipelago come Giglio e Gorgona. Ulteriori Comuni o Enti pubblici e privati che volessero aderire possono scrivere a educazione@lav.it .
A disposizione delle amministrazioni comunali ci sono striscioni da affiggere sulle spiagge, locandine con i consigli per una buona convivenza con gli animali del mare, cartoline da distribuire ai bambini. Tutti i materiali recano un QR code attraverso il quale si può accedere alla pagina web dedicata, dove si troveranno non solo utili consigli, ma anche un Podcast e un PDF da scaricare con una storia da leggere o ascoltare sotto l’ombrellone diretta proprio a bambini e bambine.
“L’abitudine di catturare piccoli animali sulla spiaggia è purtroppo diffusa – sostiene la LAV – e sia i bambini che le loro famiglie sottovalutano il maltrattamento che quegli stessi animali subiscono. Cambiamenti di temperatura, manipolazione, urti, carenza di ossigeno provocano gravi sofferenze negli animali marini. Considerazioni simili si possono fare per gli animali di terra che popolano la spiaggia e la zona delle dune, senza contare il potenziale danno ambientale che si può produrre”.

“Sì, perché sono piccoli o grandi, veloci o lenti, corazzati o molli… Sai chi sono? Proprio gli animali del mare! Granchi, pesci, meduse, ricci, paguri… Li incontriamo sulla spiaggia e tra le onde. Il mare è la loro casa e noi dobbiamo entrarci in punta di piedi, con educazione e attenzione. Quindi mettiamo da parte retini e secchielli e impariamo come comportarci per essere ospiti gradevoli del grande popolo blu!”
“Direi che tutte le forme di vita hanno le loro emozioni”, così una bambina nel corso dell’iniziativa svolta a Castiglion della Pescaia.
“Portare dei bambini in spiaggia con le maglie LAV a parlare di rispetto degli animali, a giovare senza fare del male agli animali dimostra tantissimo, dimostra cioè che noi possiamo vivere felici senza danneggiare nessuno, e lo possiamo fare a partire proprio da quando siamo bambini”. Queste le considerazioni di Giacomo Bottinelli, curatore dell’iniziativa.
Quanta sofferenza in un secchiello diventato prima prigione e poi tomba per tanti esseri viventi, nella totale indifferenza generale. Ma se ci riflettiamo non è poi così difficile da comprendere che l’indifferenza è ciò che rende possibile le azioni più indicibili. È la migliore alleata di ogni tirannia, l’ancella di ogni sopruso, serva silenziosa di ogni potere. Assistendo impassibili, indifferenti, alla sofferenza altrui, la si legittima, la si rende accettabile, “normale”. La normalità è l’accettazione sociale di determinate condotte, vissute “normalmente” appunto, come fatti che rientrano senza clamore nel vissuto quotidiano, nel bilancio della propria esistenza. In certi contesti il concetto di normalità è stabilito sempre dal dominatore, mai dal dominato. È normale, sono animali.
Ciro Troiano