La violenza contro gli animali, nell’analisi del Rapporto Zoomafia 2022

I crimini contro gli animali analizzati nel Rapporto Zoomafia 2022: un’analisi socio-criminologica, alla sua ventitreesima edizione, che analizza lo sfruttamento criminale di animali nel 2021, e ha il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto.

I dati delle Procure della Repubblica, raccolti ed elaborati dall’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV, relativi al numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2021, sia noti che a carico di ignoti, e al numero di indagati per reati a danno di animali, come uccisione di animali (art. 544bis cp), maltrattamento di animali (art. 544ter cp), spettacoli e manifestazioni vietati (art. 544quater cp), combattimenti e competizioni non autorizzate tra animali (art. 544quinquies cp), uccisione di animali altrui (art. 638 cp), abbandono e detenzione incompatibile (art. 727 cp), reati venatori (art. 30 L. 157/92) e traffico illecito di animali da compagnia (art. 4 L. 201/10), mostrano lievi oscillazioni nell’andamento dei crimini contro gli animali.

Il quadro proposto si basa sui dati ottenuti da un campione pari al 70% di tutte le Procure della Repubblica d’Italia. Esaminando i dati di un campione di 105 Procure tra Ordinarie e Minorili, su 169, che hanno inviato dati sia per il 2020 che per il 2021 (un campione pari al 62% di tutte Procure) si registra un aumento dei procedimenti nel 2021, rispetto al 2020, pari al +3% (6428 fascicoli nel 2020 e 6621 nel 2021); mentre il numero degli indagati è diminuito del -4,10% circa (3675 indagati nel 2020 e 3524 nel 2021).

Proiettando, quindi, su scala nazionale i dati delle Procure che hanno risposto, pari al 70% delle Procure italiane, tenendo presenti le dovute variazioni e flessioni, possiamo stabilire che, nel 2021, sono stati aperti circa 26 fascicoli al giorno, uno ogni 55 minuti; con circa 14 indagati al giorno, uno ogni 103 minuti, per reati a danno di animali. Si registra a livello nazionale un tasso di 15,5 procedimenti e di 8,6 indagati ogni 100.000 abitanti.

Dall’analisi dei crimini contro gli animali consumati in Italia si evince che il reato più contestato è quello di Uccisione di animali, art. 544bis c.p., con 2624 procedimenti (361 noti e 2263 ignoti) – pari al 34,90% del totale dei procedimenti per crimini contro gli animali registrati presso le 118 Procure che hanno fornito i dati -, con 428 indagati. Per il secondo anno consecutivo, da quando seguiamo l’andamento criminale dei reati a danno di animali, il reato di uccisione di animali si posiziona al primo posto superando quello di maltrattamento di animali. Come sempre, però, la stragrande maggioranza delle denunce per uccisione di animali è a carico di ignoti, che nel 2021 hanno rappresentato ben l’86,24%.

Seguono:

  • Maltrattamento di animali, art. 544ter c.p., con 2318 procedimenti (1038 noti e 1280 a carico di ignoti), pari circa al 30,83% dei procedimenti registrati, e 1383 indagati.
  • Reati venatori, art. 30 L. 157/92, con 1188 procedimenti (885 noti e 303 a carico di ignoti), pari al 15,80% dei procedimenti presi in esame, con 1046 indagati.
  • Abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, art. 727 c.p., con 940 procedimenti (632 noti e 308 a carico di ignoti), pari al 12,50%, con 750 indagati.
  • Uccisione di animali altrui, art. 638 c.p., con 388 procedimenti (71 noti e 317 a carico di ignoti), pari al 5,16%, con 86 indagati.
  • Traffico di cuccioli, art. 4 L. 201/10, con 38 procedimenti (36 noti e 2 a carico di ignoti), pari allo 0,50% del totale dei procedimenti per reati a danno di animali, con 67 indagati.
  • Organizzazione di combattimenti tra animali e competizioni non autorizzate, art. 544quinquies c.p., con 12 procedimenti (7 noti e 5 ignoti), pari allo 0,15%, e 135 indagati. La maggioranza degli indagati riguarda l’organizzazione di corse clandestine di cavalli.
  • Spettacoli e manifestazioni vietati, art. 544quater c.p., con 9 procedimenti (6 noti e 3 ignoti), pari allo 0,11% di tutti i reati contro gli animali registrati, con 44 indagati.

Ciro Troiano