Il trionfo della bellezza del fresco profumo della libertà

Ci fu Capaci e poi via D’Amelio, con i loro squarci indelebili nella nostra esistenza. Dopo quei giorni un nuovo significato, forte e tragico, ha assunto il nostro agire quotidiano, ha accompagnato la nostra vita, rappresentando l’insegna delle nostre lotte: tutti i giorni e in ogni dove, la luce della legalità contro le tenebre delle mafie.

Giovanni Falcone ci insegna che la legalità non è solo uno slogan, ampiamente abusato, ma è uno stile di vita, un modo di essere, di percepire e rappresentare il mondo e la società. I suoi insegnamenti ci guidano nella nostra azione quotidiana e rappresentano il fondamento del nostro agire.

Pensando a Borsellino nasce, come imperativo categorico, la necessità di assumere un atteggiamento di rifiuto, di intolleranza verso ogni forma di illegalità, accompagnato dalla volontà e dalla determinazione di reagire contro l’oppressione criminale e di passare al contrattacco, spazzando via compromessi, connivenze e tolleranze. L’obbligo che ne deriva è quello di non arrendersi mai, di combattere il male ovunque si annidi, di lottare contro ciò che è ingiusto, di rifiutare i compromessi ed essere intransigenti sui valori, affinché quella “bellezza del fresco profumo della libertà” espanda la sua fragranza in ogni dove della dimensione umana e degli altri viventi.

Nessuna violenza può essere socialmente accettata e ogni crimine, anche quelli che investono altre specie, deve essere combattuto con decisione e fermezza, perché la legalità non può avere confini, di nessun tipo.

Personalmente, quotidianamente, attraverso l’Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV, cerchiamo di dare significato e azione alla lotta alle mafie e alle organizzazioni criminali che sfruttano gli animali: dalle corse clandestine, ai combattimenti tra cani, dai traffici di fauna selvatica, ai canili lager, alle macellazioni clandestine. E questo lo facciamo anche in loro nome, in nome di Falcone e Borsellino.

Lottiamo contro ogni forma di sfruttamento e violenza sugli animali, umani e non umani, per il rispetto del diritto alla vita di ogni essere vivente affinché la luce della verità e della giustizia sia per tutti. 

Quei sorrisi di quei volti vicini e complici, catturati in quella foto, divenuta ormai iconografia classica della lotta alla mafia, quei sorrisi sornioni che, indelebili dentro di noi, vanno direttamente al cuore. E cum cordis, con il cuore, si costruisce la parola “ricordare”, come da cor, cuore, deriva la parola coraggio. Ecco, per me questo è ricordare: quel sentimento che mi guida e per il quale combattere (cum, insieme, e battùere, battere), che mi dà forza e che impone un’unica direzione: trasformare il ricordo in lotta, affinché la bellezza di quei sorrisi risplenda su ogni cosa, spazzando il buio mafioso, senza limiti e confini, e che la legalità e la libertà diventino un bene di tutti, senza gabbie e frontiere, geografiche, mentali o di specie.

Ciro Troiano