Mondo del lavoro e parità di genere

Il 55% delle donne ha subito molestie o discriminazioni. E’ emerso da un’indagine, che ha coinvolto oltre 4.300 lavoratrici e libere professioniste in tutta Italia, riguardante Lavoro, Equità, Genere svolta da Fondazione Libellula, nata su iniziativa di Zeta Service per promuovere cultura contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere.

In base all’indagine il 22% delle intervistate ha dichiarato di aver avuto contatti fisici indesiderati e il 53% ha subito complimenti espliciti non graditi. I responsabili di queste azioni sono indicati essere i colleghi o le colleghe nel 55% dei casi, i capi, sia uomini sia donne, per il 19% e altri responsabili o superiori di ambo i sessi per il 6%.

Inoltre 71% sperimenta contesti in cui la leadership e i ruoli di responsabilità sono spesso prevalentemente ricoperti da uomini, il 79% vede crescere i colleghi uomini più velocemente, anche se con minore esperienza della propria o di altre donne. Questa difficoltà di progredire nel proprio percorso lavorativo peggiora in contesti in cui la genitorialità è percepita come condizione esclusivamente femminile. Le donne, così, non sono serene nel comunicare alla propria azienda di essere incinte (41%). Il 68% ha visto rallentare il proprio percorso di crescita, o quello di altre donne, a causa della maternità e il 65% che ha sentito allusioni e commenti rispetto alle conseguenze negative della maternità in azienda.

L’indagine mette a fuoco una realtà in cui la parità di genere appare ancora una corsa piena di ostacoli ma ben vegano sia queste indagini che entrano nel merito delle problematiche e sia le iniziative prese da realtà come Fondazione Libellula che hanno come obiettivo la promozione, per tutte le aziende che ne fanno richiesta, nei luoghi di lavoro di progetti e attività workshop o seminari dedicati a collaboratori e collaboratrici su stereotipi, empowerment, linguaggio e managerialità inclusiva, percorsi dedicati alla prevenzione al contrasto delle molestie, sportelli di ascolto psicologico attivi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

La strategia per rispondere alla violenza è la cultura del noi, ossia promuovere, concretamente, nel tessuto sociale, la sensibilizzazione su violenza e discriminazione di genere.

Antonella Cirese